CIVITAVECCHIA – Preoccupazione, richieste urgenti e una presa di posizione netta a difesa della sanità pubblica locale. Il segretario del Partito Democratico di Civitavecchia, Enrico Luciani, interviene dopo l’incontro tra il sindaco Marco Piendibene, la direttrice della Asl Rm4 Rosaria Marino, il presidente del consiglio comunale Marco Di Gennaro e la delegata alla sanità Marina De Angelis. Un confronto giudicato “positivo” dai dem locali, soprattutto per l’impegno dimostrato dal primo cittadino nel monitorare lo stato dei lavori di riqualificazione dell’ospedale San Paolo, e per gli sforzi messi in campo dalla Asl per recuperare le prestazioni arretrate. Tuttavia, il Pd alza il livello dell’attenzione su due fronti considerati ormai “non più rinviabili”: la Radioterapia e il futuro dell’Hospice oncologico. Su quest’ultimo, in particolare, si moltiplicano le voci – definite “preoccupanti” – di una possibile trasformazione o addirittura chiusura della struttura. zSperiamo si tratti solo di ipotesi infondate – scrive Luciani – perché rinunciare a un luogo che rappresenta un presidio di umanità per tante famiglie significherebbe compiere un passo indietro non solo sanitario, ma anche etico. Non possiamo permetterlo». Il Pd difende il valore dell’Hospice come struttura pubblica da preservare e potenziare, mettendo in guardia contro eventuali piani di riconversione in Rsa o esternalizzazioni che minerebbero il suo carattere di prossimità e accoglienza. Pressing forte poi sulla Radioterapia, con una richiesta di chiarimenti pubblici indirizzata alla Regione Lazio, alla Asl e al Comune. «Civitavecchia – si legge nel comunicato – non può più attendere. Troppi cittadini sono costretti ogni giorno a viaggi estenuanti verso Roma o Viterbo. Nonostante il progetto fosse stato avviato durante l’amministrazione Zingaretti, oggi non si sa a che punto dell’iter siamo arrivati. Dalla Giunta Rocca, finora, solo silenzi e lentezze». Luciani richiama il ruolo insostituibile delle associazioni di volontariato, come Adamo, che da anni si fanno carico delle difficoltà logistiche dei malati oncologici. Ma ribadisce che «la cittadinanza ha diritto a sapere quando finalmente si potrà contare su un servizio di Radioterapia pubblico e operativo all’interno del San Paolo. Il PD continuerà a vigilare con spirito costruttivo ma con fermezza. La salute pubblica – ha concluso Luciani – deve tornare al centro delle scelte politiche. Non si tratta di primati o bandiere, ma di garantire dignità, accessibilità e giustizia sociale a un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo». |