ROMA – Passeggiava con addosso occhiali da soli, t-shirt firmata, documenti e soldi falsi, ma niente armi. Erano circa le 10 di mattina quando Andrea Cavallari è stato catturato a Lloret de Mar, nota località turistica sul mare, a 75 chilometri di distanza da Barcellona.
LA FUGA IN AUTO PASSANDO DA MILANO PER LA CATALOGNA
La sua fuga, iniziata il 3 luglio scorso e durata due settimane, è finita in Spagna, dove è arrivato in auto, attraverso un percorso a più tappe che ha toccato anche Milano, poi Gaudì e Barcellona. Nella città della Costa Brava si trovava da almeno tre giorni, secondo la ricostruzione degli inquirenti. Aveva trovato alloggio sotto falso nome, con documenti e soldi falsi. Ha dormito in albergo, in diverse strutture. Ora al vaglio degli inquirenti è la possibile rete di complici: potrebbero averlo aiutato nella fuga sia ex detenuti incontrati in carcere, sia conoscenze esterne, forse contattate dalla cella alla Dozza tramite un cellulare clandestino di cui era venuto in possesso.
APERTI DUE FASCICOLI PER LATITANZA ED EVASIONE
Domani Cavallari sarà a disposizione del magistrato dell’ufficio giudiziario centrale n.3 del tribunale dell’Audiencia Nacional, a lui il compito di decretarne la custodia cautelare in carcere, in attesa delle procedure di estradizione in Italia, che potrebbero tardare fra 10 e 30 giorni.Sono due i fascicoli aperti nei suoi confronti: dalla procura di Ancona, per la latitanza; dalla Procura di Bologna per l’evasione in quanto tale. Il fascicolo è affidato ai carabinieri del Nucleo investigativo di Bologna.
COSA GLI ASPETTA ORA
Cavallari era detenuto nel carcere della Dozza, era stato arrestato ad agosto 2019, insieme ad altri componenti della “banda dello spray” che, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, ha provocato a Corinaldo, in provincia di Ancona, la morte di sei persone: cinque minorenni e una mamma di 39 anni, più altri 59 feriti, all’interno della discoteca “Lanterna Azzurra”, durante un concerto del rapper Sfera Ebbasta. Era stato condannato a 11 anni e 10 mesi, tra qualche mese avrebbe potuto accedere ai benefici per iniziare un percorso oltre le sbarre. Dopo la fuga invece Cavallari è destinato a scontare l’intera pena, a cui si aggiungerà la condanna per evasione (da uno a tre anni), interamente in carcere.
(fonte foto di apertura: fermo immagine del video servizio del Tg1)
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