BRESCIA – Propagandava sul web, attraverso i suoi profili social, idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico, anche minimizzando o negando la Shoah e facendo apologia del fascismo. Si tratta di un 21enne di Brescia arrestato su mandato del Gip del tribunale bresciano come chiesto dalla locale Procura. Insieme a lui sono indagati altri 29 internauati, molti dei quali di età compresa tra 18 e 25 anni e cinque minorenni all’epoca dei fatti, nei confronti dei quali stanno procedendo con perquisizioni in tutta Italia i Carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale) e personale della Direzione nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
INDAGINI SUI SOCIAL IN CORSO DAL 2023
L’indagine è stata avviata nel dicembre del 2023 e si è sviluppata inizialmente attraverso il monitoraggio tecnico dei profili di Telegram e Tik Tok del 21enne, dove questi era attivo in gruppi come “White lives matter Italia” (intriso di contenuti sulla superiorità della razza bianca e discriminatori delle altre etnie), “Vannawaffen Tm”, (inneggiante al nazismo e ad azioni violente contro persone di colore, immigrati, persone di religione islamica e Lgbtq+) o “Sangue e suolo” dove si negava la Shoah. Altri gruppi social a cui il giovane partecipava (7 in tutto quelli individuati) sono denominati: “Spirito Fascista”, “Identità Europea”, “Casa del fascio”, “Hooligans/Ns/Wp/Wlm” (dove “WP” indica “White Power”), e “Rivelazioni non autorizzate”, in cui sono in particolare pubblicati filmati e immagini sul fascismo e il nazismo.
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