ROMA – Rivoluzione nel Regno Unito. È stato presentato oggi il disegno di legge che abbasserà l’età per votare a 16 anni già dalle prossime elezioni nel 2029. Si tratta di un cambiamento radicale che segna un passaggio storico nella democrazia inglese da quando l’età fu ridotta da 21 a 18 anni. Era il 1969.
L’abbassamento dell’età è stato fortemente voluto dal partito laburista, non senza critiche da parte dei conservatori che hanno visto il cambiamento come un possibile vantaggio per gli avversari poiché prevale l’idea che i giovani siano più propensi a votare a sinistra. Come scrive la Bbc, però, nel Regno Unito “i sedicenni e i diciassettenni rappresentano solo circa il 3% della popolazione di età pari o superiore a 16 anni, pertanto i ricercatori affermano che l’impatto sulla quota di voto complessiva sarà probabilmente trascurabile, soprattutto perché l’affluenza alle urne tende a essere inferiore per le fasce d’età più giovani”.
In ogni caso, la misura già stata inserita nel manifesto elettorale del partito laburista. Mantenendo questa promessa, il Regno Unito entrerà ufficialmente nel club dei Paesi che hanno l’età minima più bassa al mondo. Nel resto d’Europa questa misura è stata adottata solo da Austria, Malta, l’isola di Man e dalle Canarie. Nel mondo, invece, ci sono Brasile, Argentina, Ecuador, Cuba e Nicaragua. Finora, l’età minima di 16 anni è stata adottata solo in Scozia e in Galles, dove già possono votare alle elezioni locali.
“Oggi manteniamo la promessa di dare ai sedicenni e ai diciassettenni il diritto di voto. I giovani contribuiscono già alla società lavorando, pagando le tasse e prestando servizio nell’esercito. È giusto che abbiano voce in capitolo sulle questioni che li riguardano”, ha scritto su X il vice primo ministro Angela Rayner.
Today we’re delivering on our promise to give 16 and 17 year olds the right to vote.
Young people already contribute to society by working, paying taxes and serving in the military. It's only right they can have a say on the issues that affect them. #VotesAt16
— Angela Rayner (@AngelaRayner) July 17, 2025
Un plauso è arrivato dal sindaco di Londra, Sadiq Khan: “Questo annuncio è un grande passo avanti per la nostra democrazia. I giovani meritano di avere più voce in capitolo sul loro futuro. Ho chiesto questo cambiamento fin da quando ero MP – ed è atteso da tempo. Invito tutti coloro che ne hanno diritto a registrarsi, votare e far valere la propria voce”.
This announcement is a big step forward for our democracy. Young people deserve more say in their future.
I’ve called for this change since my time as an MP – it’s long overdue. I urge everyone eligible to register, vote, and make their voice count ⬇️ https://t.co/ruiFibxJw0
— Sadiq Khan (@SadiqKhan) July 17, 2025
Dello stesso parere il primo ministro dell’Irlanda del Nord, Michelle O’Neill: “Accolgo con favore la notizia che il governo britannico intende introdurre il voto a partire dai 16 anni per le elezioni. Si tratta di un passo avanti per la democrazia e consentirà ai giovani di avere voce in capitolo sul proprio futuro. Contatterò ora il Primo Ministro britannico, Keir Starmer, per sollecitarlo a garantire che il diritto di voto a 16 anni si applichi alle elezioni dell’Assemblea e del Consiglio del 2027 nel nord”.
I welcome the news that the British Government is to introduce votes from the age of 16 for elections.
This is a step forward for democracy and will enable young people to have a say in their future.
I’ll now be contacting the British Prime Minister, Keir Starmer, urging him to…
— Michelle O’Neill (@moneillsf) July 17, 2025
Tra le misure introdotte con il disegno di legge c’è un miglioramento dei processi di registrazione al registro elettorale, condizione essenziale per votare. Inoltre, riguardo l’obbligo, introdotto negli ultimi anni, di presentare un ID al seggio, si specifica che saranno accettate anche le carte bancarie emesse nel Regno Unito, a condizione che sulla carta bancaria sia riportato il nome dell’elettore.
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