ROMA – E’ Silvio Baldini il nuovo commissario tecnico della Nazionale Under 21. L’ex vulcanico allenatore del Pescara è stato ufficializzato dal presidente della Figc Gravina: “Abbiamo affidato la panchina della Nazionale Under 21 a un ottimo allenatore, una persona di valore e di valori. Baldini ha qualità umane e conoscenze tecniche per far fare un importante salto di qualità agli Azzurrini. Il nostro obiettivo principale è la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles, per questo ho condiviso con Maurizio Viscidi e Gianluigi Buffon la necessità di affidarci a una guida esperta in grado di costruire un progetto di medio-lungo termine”.
𝑺𝒊𝒍𝒗𝒊𝒐 𝑩𝒂𝒍𝒅𝒊𝒏𝒊 è il nuovo allenatore della Nazionale #Under21 🇮🇹🤝
Definiti inoltre tutti i tecnici delle giovanili azzurre ✍️
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— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) July 17, 2025
Baldini porta in Nazionale lo staff che era con lui a Pescara: suo figlio Mattia come assistente tecnico, Mauro Nardini, suo vice, e il tattico Diego Labrecciosa. Il viceallenatore sarà l’ex difensore della Juventus Andrea Barzagli. “Sono felice ed emozionato – le parole di Baldini – Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità e per la fiducia: sono gratificato che si sia incuriosito del mio percorso e abbia pensato a me per questo ruolo. Vestire l’azzurro è un grande orgoglio, proverò a trasmettere ai ragazzi questo forte senso di identità e di appartenenza. Dal punto di vista tecnico, sono convinto che si possa fare molto bene, ma l’unico modo che conosco per ottenere i risultati è il lavoro e per questo non vedo l’ora di iniziare”.
GAFFE E CALCI NEL SEDERE
Baldini ha un passato “burrascoso”, e un curriculum stracolmo di aneddoti e dichiarazioni politicamente scorrette. Quando allenava l’Empoli, nel 2001, Baldini arrivò a bestemmiare per ben 67 volte nella partita contro la Salernitana. Il conto fu messo a referto. Quando era allenatore del Catania prese letteralmente a calci nel sedere il collega del Parma Di Carlo. E dopo la promozione del Pescara espresse il suo giudizio proprio sulle difficoltà della Nazionale, in questo termini: “Se la gente non capisce certe cose darà sempre ragione ai lestofanti. C’è Spalletti, c’è Conte, c’è Lippi, c’è Capello. Il problema è che creano una generazione di persone che non sa più nemmeno che cos’è la bandiera italiana, che cosa vuol dire indossare la maglia azzurra, perché la nazionale vera – come quella del 1982 che ha vinto con Scirea, con Tardelli, con Conti, con Graziani, con Rossi – non avrebbe perso con la Norvegia”.
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