CIVITAVECCHIA – È passata con il solo voto della maggioranza la variazione di bilancio in consiglio comunale. Un provvedimento tecnico ma dai risvolti fortemente politici, come ha sottolineato l’assessora al Bilancio Florinda Tuoro illustrando i dettagli della manovra: una variazione di 3,6 milioni di euro che consente di assestare le previsioni di entrata e spesa del Comune, in linea con gli obiettivi programmatici del 2024. «Si tratta della seconda variazione dell’anno – ha sottolineato Tuoro – e i numeri confermano la tenuta degli equilibri di bilancio. Abbiamo aggiunto nuove entrate, come i contributi regionali per stadio, piscina, centro per l’impiego e progetti sulla disabilità. In parte capitale spicca anche lo stanziamento per la manutenzione dell’area termale». Proprio questo ultimo punto ha scaldato il dibattito, diventando uno dei cardini del confronto tra maggioranza e opposizione. La cifra stanziata per l’area termale ammonta a 340mila euro e sarà destinata a indagini geologiche, riattivazione dei pozzi e studio dell’acquifero. Un passo ritenuto fondamentale per dare concretezza al progetto pubblico di valorizzazione del polo termale della Ficoncella-Terme Taurine. «Per la prima volta vengono stanziati fondi reali nel bilancio per analizzare le acque e il bacino – ha spiegato il consigliere di maggioranza Cangani – dopo decenni di parole, stiamo mettendo nero su bianco azioni concrete. Il nostro obiettivo è garantire che l’impianto termale pubblico veda finalmente la luce, senza che iniziative private lo compromettano». Le sue parole hanno acceso la replica del capogruppo FdI Grasso: «Siamo tutti tifosi delle terme, ma la gatta frettolosa fa i gattini ciechi. Serve cautela, servono certezze: oggi ancora non sappiamo chi realizzerà gli studi, con quale procedura e con quali risultati attesi». Dubbi espressi anche dal collega Mecozzi, che ha chiesto conto dell’urgenza della variazione: zPerché approvare d’urgenza uno studio tecnico che si sarebbe potuto programmare con più calma? Ci sono opere rinviate per far spazio a questi fondi?». A rispondere è stato l’assessore D’Antò: «Politicamente l’indirizzo è chiaro: dobbiamo sapere quanta acqua abbiamo prima di decidere come e quanto utilizzarla. È un passo propedeutico al parco termale che abbiamo in mente. E, sì, ci sono anche progetti privati come quello della famiglia Sensi, ma la nostra priorità resta l’acqua pubblica e il suo utilizzo responsabile. Il Ministero deve ancora certificare ufficialmente la termalità delle acque della Ficoncella: confidiamo che il processo si concluda entro l’anno». Proprio sul fronte privato, l’attenzione si sposta a domani quando verrà presentato alla cittadinanza il nuovo progetto termale promosso dalla famiglia Sensi. Un’iniziativa che potrebbe affiancarsi – e non sovrapporsi – al progetto pubblico. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |