ROMA – Dopo tre decenni di battute, ospiti illustri e monologhi affilati, con Trump finisce anche il “Late Show” di Stephen Colbert. La CBS ha annunciato che il programma chiuderà i battenti nel maggio 2026, senza passaggi di testimone: niente eredi, nessun nuovo volto. Fine delle trasmissioni.
Colbert, che era il padrone di casa dal 2015, ha comunicato la notizia durante la registrazione di giovedì sera, spiegando di averlo saputo solo la sera prima. Il pubblico ha reagito con fischi e incredulità. “Sì, vi capisco. Non verrò sostituito. Tutto questo finirà e basta”, ha dichiarato Colbert. Un addio senza staffetta, con tanto di commiato ai 200 membri del team: “È un lavoro fantastico. Vorrei che lo facesse qualcun altro. E per altri dieci mesi lo farò con questa solita banda di idioti”.
La rete, nella versione ufficiale, parla di una scelta economica, legata al difficile panorama della televisione notturna. Ma pochi giorni prima Colbert aveva attaccato a testa bassa la casa madre, Paramount, per aver patteggiato una causa da 16 milioni di dollari con Donald Trump per la presunta manipolazione di un’intervista a Kamala Harris di CBS News. Colbert aveva bollato l’accordo come “una grossa tangente” all’amministrazione Trump che nel frattempo deve dare il via libera, tramite la Federal Communications Commission, ad una fusione da 8,4 miliardi con Skydance Media.
Il senatore Adam Schiff ha chiesto chiarezza sui reali motivi della chiusura. “Se Paramount e CBS hanno cancellato il Late Show per motivi politici, il pubblico merita di saperlo”. Sulla stessa linea la senatrice Elizabeth Warren, che ha già chiesto un’indagine sui legami tra Trump, la fusione con Skydance e la decisione di chiudere il programma.
La dichiarazione congiunta dei vertici CBS – George Cheeks, Amy Reisenbach e David Stapf – tenta di smorzare il sospetto: “La cancellazione non ha nulla a che fare con i contenuti o la performance dello show”. Il “Late Show” chiuderà i battenti, dicono, perché “Colbert è insostituibile”.
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