CIVITAVECCHIA – Il caso della discarica militare a Civitavecchia, che conterrebbe 20.000 tonnellate di rifiuti bellici potenzialmente tossici approda in Parlamento. Due interrogazioni parlamentari, una già presentata da Angelo Bonelli (Avs) al ministro della Difesa e un’altra che verrà presentata a breve dal Movimento 5 Stelle chiedono risposte immediate, sulla vicenda emersa dopo l’inchiesta del quotidiano La Repubblica a firma di Giuseppe Scarpa. La procura della Repubblica di Civitavecchia ha chiesto e ottenuto dalla Gip del Tribunale un decreto di sequestro del sito. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, nel terreno si troverebbero 12.450 monoliti in calcestruzzo, con all’interno, iprite, arsenico, adamsite e altre sostanze utilizzate nella prima e nella seconda guerra mondiale per la produzione di armi a base di agenti chimici. Scrive la gip Francesca Romana Maellaro, nel provvedimento si sequestro sui rifiuti presenti sul sito: «Stoccati a cielo aperto, esposti agli agenti atmosferici, presentano manifestazioni di deterioramento con corrosione dei ferri d’armatura e disgregazione dei calcestruzzi» e poi aggiunge che mancherebbe «un efficace sistema di raccolta delle acque meteoriche, con conseguente deflusso nel sottosuolo». |