Al Dlf hanno avuto un’idea davvero speciale. Affidare il ruolo di addetto stampa che appare sui social del club biancoverde ad alcuni personaggi creati dall’intelligenza artificiale. La lampadina si è accesa all’addetto alla comunicazione in carne ed ossa, ovvero Maurizio Spreghini, che, ormai da qualche anno, si occupa degli aspetti comunicativi per il Trifoglio. E quanto si sta vedendo sui profili del Dlf in queste settimane è decisamente qualcosa di inconsueto, con un modo di fare diverso dagli altri ed anche con alcuni sketch simpatici volti a catturare l’attenzione di chi si imbatte nei post. «L’idea mi è nata guardando dei post sui social – afferma Maurizio Spreghini – in cui ci sono ragazzi molto giovani ed a volte anche bambini, che vengono presentati sui profili di società calcistiche come se fossero delle vere e proprie star. Non concepisco che a quell’età si facciano determinati usi, visto che poi parliamo solo di business e non di portare avanti il nome di una società in una certa maniera. Così mi è venuto in mente Glauco, un bambino diventato addetto stampa del Dlf, così per poter sdrammatizzare il mondo del calcio, visto che spesso leggiamo che nel calcio giovanile si registrano molti episodi di violenza. Ho voluto fare qualcosa di lontano rispetto ai canoni, credo in un mondo libero, così come faccio nella mia attività di scrittore. Ad interpretare Glauco sono io, con la mia vera voce. Poi c’è Ivanetto, che si occuperà del settore giovanile e che è interpretato dall’allenatore Ivan Cherchi. Quindi Tatiana parlerà della scuola calcio, e qui il personaggio è tutto artificiale, mentre lo svogliato Franco segue i tornei ed in questo momento è occupato con le Notti Magiche. Credo che l’intelligenza superficiale non sia così deleteria, ovviamente a patto che venga veicolata e gestita in una certa maniera, possa affiancare gli umani. Ho voluto creare degli sketch comici, ispirandomi a Mai dire Gol ed alla Gialappa’s Band negli anni 90. Sono contento dei numeri che stiamo facendo sui social, sto vedendo che l’esperimento è stato apprezzato». @RIPRODUZIONE RISERVATA |