ROMA – Vanno a processo i sei militari al centro dell’inchiesta per il naufragio di un caicco a Steccato di Cutro, in Calabria. Nella tragedia, avvenuta la notte del 26 febbraio 2023, persero la vita 94 migranti, tra cui 35 minori. La Procura di Crotone ha così disposto il rinvio a giudizio di quattro uomini della Guardia di Finanza e due della Guardia Costiera. Sono accusati di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e negligenze operative gravi. Alla base di ciò un mancato coordinamento tra la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera che avrebbe portato alla mancata attivazione del Sar, il Piano per la ricerca ed il salvataggio in mare. L’inizio del processo, davanti al Tribunale di Crotone, è stato fissato per il 14 gennaio.
SALVINI: “MILITARI RINVIATI A GIUDIZIO? VERGOGNA”
“Una sola parola: vergogna. Processare sei militari, che ogni giorno rischiano la vita per salvare altre vite. Vergogna”. Lo scrive sui social il vicepremier e ministro Matteo Salvini commentando la decisione.
GIORGETTI: “SOLIDARIETÀ AI MILITARI RINVIATI A GIUDIZIO”
“Esprimo piena solidarietà ai militari delle fiamme gialle e della guardia costiera rinviati a giudizio per il naufragio di Cutro nella convinzione che tutto sarà chiarito e riusciranno a dimostrare la loro innocenza”. Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.
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