ROMA – Per gli allacci di nuova capacità rinnovabile viaggiamo a “1.200 1.300 connessioni al giorno, una velocità che era impensabile e significa il coinvolgimento di migliaia e migliaia di famiglie, il cambiamento di pelle della nostra industria che si ste elettrificando. Non è solo una sfida ambientale ma un cambiamento del nostro sistema economico che coinvolge la consapevolezza dei nostri imprenditori e delle nostre famiglie”. Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo dice intervenendo alla presentazione del documentario ‘La transizione possibile’, oggi all’Auditorium del GSE.
“Siamo in una fase di grande cambiamento, domani i numeri saranno diversi, qualche tecnologia sarà più affinata ma rimane una sfida Paese per restare in testa e non nel gruppo di coda”, dice Pichetto, “rimanere nei primi 10 vuol dire creare vantaggi di natura economica, far percepire che se mi autoproduco l’energia ho un guadagno, un beneficio di natura economica”.
Ma la transizione può avere aspetti positivi anche su altre criticità dell’Italia. Ad esempio, “il fenomeno nazionale dell’abbandono delle aree interne, significa che bisogna creare condizioni di competività diverse per mantenere la presenza delle persone e delle famiglie. Crediamo che il percorso delle tecnologie, della decarbonizzazione e delle energie diverse sia uno dei percorsi per costruire il futuro delle aree interne”, valuta il titolare del MASE.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it