ROMA – Thomas Ceccon è andato 4 mesi in Australia per ritrovare se stesso, e aprirsi al mondo che domina cento metri alla volta, nuotati a dorso. E’ dal 2022 che detiene il record. Nel frattempo ha vinto un oro olimpico, dormendo sotto una panchina ai Giochi Parigi. E non ha perso il gusto di dire tutto quel che gli passa per la testa. Per esempio, a D, il magazine di Repubblica, reclama: “Sono diventato un grande fan di Sinner anche perché ogni suo incontro è ben segnalato. Il tennis è uno sport seguitissimo, dagli sponsor e dalla tv. È quasi a ciclo continuo, resta per ore e per giorni sul piccolo schermo. Perdi un match? Puoi rifarti la settimana dopo. Chi vince Wimbledon guadagna 3 milioni e mezzo di euro, meritatissimi, per carità, ma non c’è confronto con una gara di nuoto dove se ti va bene prendi 15mila dollari. E dove magari ti confondono con un altro. Siamo squali, ma restiamo pesci piccoli”.
In Australia ha fatto la vita del fuorisede: “Avevo bisogno di fuggire, ma è stato uno sbalzo emotivo enorme. Per la prima volta sono andato via da solo, alloggiavo presso una signora e mi cucinavo. Nulla di speciale, molte proteine e tanto tonno in scatola. Ho mangiato e bruciato di più. E spesso ho anche ordinato fuori le cene, perché ero stremato dalla fatica. Mi sono adeguato al gruppo di Dean Boxall con cui lavoravo. Lui è un allenatore molto famoso, eravamo circa 18 persone. Sveglia alle 5.30, niente riposo pomeridiano, io alla siesta ero abituato, palestra tre volte a settimana, molti chilometri in acqua. Ero stanchissimo, soprattutto all’inizio, alla sera crollavo, alle 22 a nanna. Proprio io che sono insonne, che vado a letto alle sei di mattina, che litigavo con la notte. Lì invece cadevo fulminato. L’Australia mi ha aiutato a svuotarmi la testa, è un’esperienza che consiglio”.
In Italia “nessuno ti saluta o ti ringrazia, ognuno per la sua strada, tutto è dato per scontato. In Italia l’aria è cupa e pesante, capisco chi a 18 anni fugge via in cerca di spensieratezza. Appena rientrato sono ripiombato nella solita atmosfera, maleducata direi”.
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