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Giubileo dei Giovani, monsignor Fisichella: previsto l’arrivo di mezzo milione di ragazzi da 146 Paesi


ROMA – Per il Giubileo dei giovani sono previsti arrivi a Roma da 146 Paesi, nel 68 per cento dei casi dall’Europa ma anche da tutti gli altri continenti, comprese aree oggi ostaggio della guerra: lo ha detto oggi monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per la Nuova evangelizzazione e incaricato dal papa all’organizzazione dell’Anno santo. La manifestazione comincerà lunedì 28 luglio e culminerà con la veglia e la preghiera celebrata da papa Leone XIV a Tor Vergata il 2 e 3 agosto. Monsignor Fisichella è intervenuto a una conferenza nella sala stampa della Santa sede. Si stima che mezzo milione di giovani arriveranno a Roma per il Giubileo già da lunedì prossimo.

FISICHELLA: “ABBRACCEREMO I GIOVANI DEI PAESI IN GUERRA”

Il Giubileo dei giovani come abbraccio a tutte le persone originarie di Paesi “zone di guerra”, che saranno rappresentate in molti casi alla manifestazione al via a Roma lunedì: questa la prospettiva suggerita da monsignor Rino Fisichella.

Arrivi di ragazze e ragazzi, è stato evidenziato durante una conferenza in sala stampa della Santa sede, sono previsti anche da Libano, Iraq, Myanmar, Ucraina, Israele, Siria, Sud Sudan. “Sono Paesi zona di guerra dai quali arriveranno giovani per il Giubileo” ha detto monsignor Fisichella. “Questo momento di festa e gioia vuole dare loro l’abbraccio di tutti i giovani del mondo: questo sarà davvero un momento di pace e di costruzione della pace nel mondo”.

FISICHELLA: “INSIEME ANCHE GIOVANI RUSSI E UCRAINI”

Il Giubileo dei giovani sarà anche occasione per un incontro tra ragazzi giunti dall’Ucraina e altri dalla Russia: lo sottolinea nell’intervista con l’agenzia Dire monsignor Rino Fisichella. Nel corso di un incontro con i giornalisti, nella sala stampa della Santa sede, monsignor Fisichella parla del Giubileo dei giovani come dell’occasione per abbracciare chi giunge anche da Paesi ostaggio della guerra.

Nell’intervista si torna su questo punto. “È profondamente significativo”, sottolinea il pro-profetto, “che avremo circa 3mila giovani in provenienza dall’Ucraina e ne avremo poi una decina dalla Russia, cinque dalla Palestina e altri da altre zone di guerra”.

Monsignor Fisichella aggiunge: “Penso che farà loro bene vedere quanti giovani offriranno amicizia e solidarietà ma soprattutto sarà un momento in cui i giovani potranno riflettere insieme toccando con mano che cosa significa incontrare coetanei che vivono momenti di violenza e di guerra e che cosa significa diventare insieme costruttori di pace”.

MONSIGNOR FISICHELLA: “CHE GIOVANI, QUESTI VOLONTARI”

“Grazie ai volontari, che hanno rinunciato a qualcosa per essere a Roma, offrendo tempo, sorrisi, disponibilità”, dice ancora Fisichella. La sua riflessione è condivisa con l’agenzia Dire a margine della conferenza.

“Innanzitutto”, premette monsignor Fisichella, “da parte mia ci deve essere una parola di ringraziamento a tutti i volontari, perché come dice il nome stesso hanno rinunciato a qualcosa per essere presenti qui a Roma, per tutto l’anno, per offrire il loro tempo, il loro sorriso e la loro disponibilità”.

Il pro-prefetto sottolinea: “Anche con la pioggia e sotto il sole, lungo il percorso protetto che porta i pellegrini da piazza Pia alla porta santa c’è un incontro quotidiano con i giovani volontari”. Secondo monsignor Fisichella, “sono persone che hanno dedicato un momento della loro vita a questo”. Poi, guardando alla manifestazione al via lunedì prossimo: “Per il Giubileo dei giovani i numeri crescono; solo a Roma per l’accoglienza nelle 370 parrocchie ci saranno 3.500 volontari della Protezione civile e poi ne avremo altri 1.500 dal dicastero vaticano”.

Secondo monsignor Fisichella, “sono numeri molto significativi e i numeri dicono la realtà della disponibilità di tanti a dare il proprio tempo e la propria persona al servizio degli altri”.

TRE DOMANDE PER IL PAPA: AMICIZIA, FUTURO E SPERANZA

È possibile l’amicizia all’epoca di internet? Questo il tema di una delle tre domande alle quali papa Leone XIV risponderà in occasione di un incontro a Tor Vergata parte del Giubileo dei giovani. A riferirlo è stato monsignor Rino Fisichella.

Il presule ha risposto a una domanda dei giornalisti su Leone XIV. “Il papa”, ha sottolineato, “ha colto l’invito a rispondere a tre domande, che saranno poste da un giovane messicano, da uno statunitense e da un italiano, e che toccheranno tematiche quanto mai qualificanti”.

I quesiti, secondo monsignor Fisichella, “riguarderanno i temi dell’amicizia all’epoca di internet, del futuro, ai quali inevitabilmente i giovani guardano, e poi della speranza”. Il pro-prefetto ha aggiunto: “Attendiamo su queste cose le parole del papa, che saranno pronunciate nelle tre lingue rispettive; sarà un’opportunità per dare un messaggio di unità e di fraternità, insieme a quella che è la dimensione peculiare della pace”.

GUALTIERI: “GRANDE SETTIMANA GIOVANI, POI AREA A CITTÀ”

Sarà “una grande settimana dedicata ai giovani”, possibile grazie a un lavoro che “restituirà” poi ai cittadini un’area, quella di Tor Vergata, che resterà a loro disposizione: così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sulla manifestazione giubilare. Le sue dichiarazioni sono state rese nella sala stampa della Santa sede, al termine della conferenza.

“Sarà una grande settimana dedicata ai giovani con due giorni a Tor Vergata” ha detto Gualtieri, menzionando gli appuntamenti del 2 e 3 agosto, con la veglia e la messa celebrata da papa Leone XIV. “Ci saranno centinaia di migliaia di giovani da tanti Paesi e da tutti continente, uniti in un percorso di fede, fratellanza e pace”.

Secondo il sindaco, “è bello che grazie a una struttura così imponente Roma possa accogliere nel modo più confortevole possibile e, allo stesso tempo, che questo lavoro restituisca alla città un’area che possa essere utilizzata e restare disposizione dei cittadini”.

Gualtieri ha anche evidenziato altri aspetti relativi all’organizzazione. “Si tratterà”, ha detto, “del più grande evento italiano per allestimenti tecnologici”. E il primo cittadino ha concluso: “Ringrazio tutte le persone impegnate, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il governo, per l’efficacia del ‘metodo Giubileo’, che ha portato a un intervento capillare”.

ANGELILLI: “PER GIOVANI LAZIO ACCOGLIERÀ 4MILA VOLONTARI”

Saranno oltre 4mila i volontari accolti dalla Regione Lazio in occasione del Giubileo dei giovani: lo ha detto la vicepresidente Roberta Angelilli, durante una conferenza in sala stampa della Santa sede.La dirigente ha aggiunto, in riferimento alla manifestazione al via lunedì prossimo: “Sarà un evento unico e memorabile, con uno straordinario impatto emotivo e una straordinaria partecipazione collettiva”.

GIANNINI: “NESSUN SEGNALE NEGATIVO, MASSIMA ATTENZIONE”

“Non è arrivato nessun segnale negativo” rispetto al Giubileo, ma “sentiamo l’impegno perché la città in questi giorni possa dare sicurezza e garantire un evento di gioia”: lo ha detto Lamberto Giannini, prefetto di Roma, in riferimento alla manifestazione che da lunedì prossimo coinvolgerà i giovani.L’occasione delle dichiarazioni è stata una conferenza nella sala stampa della Santa Sede.

Il dirigente ha sottolineato la “massima attenzione” rispetto all’appuntamento, confermando il dispiegamento nei giorni clou della manifestazione di circa 4mila agenti delle forze dell’ordine. Secondo Giannini, ci saranno un migliaio di uomini della polizia municipale e quasi altrettanti vigili del fuoco.

Giannini, a conferma della necessità della “massima attenzione” per il Giubileo, ha ricordato le “tante brutte notizie che arrivano da tutto il mondo”. Il prefetto ha anche detto che, in vista della celebrazione di papa Leone XVI a Tor Vergata saranno attivi controlli di sicurezza e sistemi anti-droni.
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