ROMA – “Siamo pienamente soddisfatti per le risposte ricevute oggi e quindi fiduciosi negli sviluppi che certamente seguiranno, avendo trovato il giusto riscontro di fronte ai problemi che abbiamo sollevato”. Il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, e la responsabile sanità privata del sindacato, Romina Iannuzzi, tirano così le somme dopo essere stati ricevuti, insieme a una delegazione di lavoratori, al ministero della Salute da Marco Mattei, Capo di Gabinetto e da Rita Di Quinzio, Capo segreteria.
L’incontro al dicastero si è tenuto durante il sit-in di protesta del sindacato per il rinnovo dei contratti degli operatori sanitari privati, fermi da oltre un decennio. Il presidio ha visto i lavoratori protagonisti con slogan come “Basta attese, contratto subito”, “Lavoratori in prima linea, ma contratto in panchina” e “Stop al ricatto, vogliamo il contratto”.
Il Nursind ha messo sul tavolo ministeriale due proposte, entrambe accolte: “Abbiamo chiesto- hanno spiegato Bottega e Iannuzzi- la definizione nel più breve tempo possibile di nuove tariffe dei Drg-Diagnosis related groups (il costo delle prestazioni in ricovero) in base al miliardo già stanziato per il 2026 nella manovra 2025. Non solo, ma anche di poter vincolare l’aggiornamento di queste tariffe ai rinnovi contrattuali, che significa: senza rinnovo delle intese si perde l’accreditamento. Un automatismo che riteniamo irrinunciabile per poter finalmente sanare una profonda ingiustizia, oltre che una disparità di trattamento di questi lavoratori rispetto ai colleghi del pubblico”.
Per Bottega le liste d’attesa sulle prestazioni “sono uno scandalo a danno dei cittadini, ma è gravissimo che anche i lavoratori si trovino in lista d’attesa per un contratto che non si rinnova mai. Al Ministero ci hanno detto che stanno già lavorando con le regioni, perché anche le regioni in questo hanno un ruolo importante e che, già ai primi di settembre, avranno degli incontri sia con la parte datoriale sia con le regioni. Quindi, pensiamo che a fine settembre si possano aprire i tavoli per il rinnovo del contratto della sanità privata e che si possa lavorare congiuntamente per arrivare a una sorta di automatismo del rinnovo delle tariffe per la sanità convenzionata e conseguentemente del rinnovo dei contratti privati della sanità”.
Il presidio infine ha offerto l’occasione al Nursind per un’ultima richiesta, stavolta rivolta all’associazione che rappresenta i datori di lavoro della sanità privata: “Dal momento che rappresentiamo una fetta importante di lavoratori del settore- ha evidenziato Iannuzzi- sarebbe importante se l’Aiop allargasse la presenza ai suoi tavoli anche al nostro sindacato. Gli infermieri sono pronti a partecipare alle trattative e a portare in quel consesso il loro contributo di idee e proposte”.
Se poi, “nota a margine, la politica volesse mettere mano finalmente anche a una legge sulla rappresentanza sindacale, che nel 2025 ancora manca in Italia- hanno concluso Bottega e Iannuzzi-, ci troverebbe schierati al suo fianco. Non abbiamo infatti certo paura di misurarci. Anzi auspichiamo di poterlo fare, per rendere più democratica e aperta anche questa contrattazione”.
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