di Alessandra Fabretti e Vincenzo Giardina
SENEGAL. I MILITARI FRANCESI LASCIANO IL PAESE DOPO OLTRE 60 ANNIDopo oltre 60 anni, i militari francesi hanno detto addio al Senegal. L’ultima base a passare di mano è stata Camp Geille, nel cuore di Dakar, nel quartiere di Ouakam, la più estesa tra le cinque possedute da Parigi nella capitale africana. Secondo il professore di storia dell’Università Cheikh Anta Diop, Mor Ndiaye, “il fatto che presenze stabili in Senegal fin dal XIX secolo, dall’epoca coloniale vengano oggi messe in discussione ha un forte valore simbolico”. Il docente ha aggiunto: “È un momento molto importante nella storia della cooperazione militare tra Francia e Senegal”.
SIRIA. IL DOCENTE HADDAD: A SUWEYDA FERITA INEDITA, SERVE DIALOGOA Suweyda, nella Siria sud-occidantale, torna lo spettro della guerra, dopo violenti scontri tra combattenti drusi e milizie arabe che hanno causato oltre mille morti e nuovi profughi. All’agenzia Dire il docente di lingua araba dell’Orientale di Napoli commenta: “Negli ultimi tempi i drusi subiscono una criminalizzazione da una parte degli arabo-sunniti poiché ritenuti filo-israeliani; a loro volta, una parte dei drusi vedono con sospetto il nuovo governo ad interim del presidente Al-Sharaa. Tuttavia, non si era mai arrivati a scontri così sanguinosi: questo apre una lacerazione profondissima nel tessuto sociale siriano: dopo 14 anni di guerra, dobbiamo liberarci della logica della violenza”.
UCRAINA. TRA SCUOLA ONLINE E ‘NEET’, QUANTE SFIDE PER I MINORI”Quattro milioni e mezzo di bambini in Ucraina hanno avuto interruzione dell’istruzione e quasi 1,2 milioni – circa il 35% – frequentano la scuola online o in formato misto. Stime dimostrano che gli alunni di 15 anni hanno perso due anni di apprendimento nella lettura e uno in matematica”. Con la Dire il portavoce di Unicef Andrea Iacomini descrive gli effetti di oltre tre anni di guerra sui bambini e adolescenti ucraini: “In tutto questo, un giovane su 5 non è impegnato né nell’istruzione né nel lavoro”. Alcuni giorni fa, a Roma, la conferenza per la ripresa dell’Ucraina: “La conferenza- continua Iacomini- ha messo le basi per il futuro, ma noi ci auguriamo che ad oggi, proprio perché i bambini vanno messi al centro dell’azione degli Stati, si trovi al più presto la pace e il cessate il fuoco”.
ETIOPIA. MELKAM CE L’HA FATTA, LA SUA STORIA IN UN CORTO ANIMATOLa piccola Melkam nasce tra le colline verdi e il cielo azzurro dell’Etiopia, ma il suo mondo è buio a causa della cecità. Nonostante la povertà, lo stigma sociale e un matrimonio forzato, la ragazza riesce a trasferirsi ad Addis Abeba dove, dopo gli studi e il supporto ricevuto, riuscirà a ricostruirsi una vita professionale e familiare piena. La sua storia è al centro di ‘Melkam – Oltre i confini della disabilità’, cortometraggio di animazione proiettato al Giffoni Film Festival: realizzato dall’organizzazione Vis, vede il contributo degli studenti del corso di Graphics Design della Scuola tecnica salesiana Mekanissa di Addis Abeba. Il progetto è inoltre parte di ‘I-Lead’ finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, in collaborazione con i Salesiani di Don Bosco in Etiopia, Eccd, Cbm Italia e Albergo Etico.
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