ROMA – Un videoappello in cui ripercorre le tappe della sua malattia e le motivazioni che l’hanno spinta a scegliere il suicidio medicalmente assistito. È quello che ha lasciato Laura Santi ai parlamentari e pubblicato oggi dal marito Stefano Massoli, sui suoi profili social.
Una sorta di “regalo che faccio alla mia memoria”, quello della giornalista perugina, che chiede ai politici di bloccare il ddl sul fine vita, proposto dalla maggioranza. “Quello sul fine vita è un disegno di legge veramente infausto. Da esseri umani vi chiedo di bocciarlo. Non è un intento di regolamentare il fine vita ma di escluderlo. Non abbiate paura, non porterà a nessun abuso questo diritto. Vi chiedo buon senso di esseri umani”, dice Santi. La giornalista, lo scorso 21 luglio, si è autosoimministrata il farmaco, dopo anni di sofferenza causati da una forma avanzata e progressiva di sclerosi multipla.
“Vi prego, vi prego con tutto il cuore, fate quello che volete con la politica ma vi prego, Paese Italia, occupatevi delle sofferenze dei malati più gravi”, chiede. Poi Santi si rivolge direttamente a Griorgia Meloni, contestando il fatto che il disegno di legge sul fine vita è stato “concordato sottobanco” senza altro interlocutore se non il Vaticano.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it