ROMA – Poco più di 72 ore e poi la grande macchina di Tor Vergata accenderà i motori per accogliere un milione di pellegrini (questa è la stima del Vaticano) nel week end del 2-3 agosto per il Giubileo dei Giovani. In attesa di spalancare le porte per l’appuntamento più importante (in termini di numeri) di questo 25esimo Anno Santo, si mettono a punto le ultime lavorazioni nei 54 ettari attrezzati dell’area (sui 96 totali): dal completamento del mega palco che ospiterà Papa Leone, agli allestimenti dei posti letto per i volontari, le installazioni degli accessi wi-fi e le cucine che sono già in fermento. La vastità dell’organizzazione ha colpito il presidente della commissione capitolina Ambiente, Giammarco Palmieri, che insieme alla consigliera FdI, Mariacristina Masi, ha effettuato un sopralluogo sull’area, al quale era presente anche l’agenzia Dire, insieme alla protezione Civile Capitolina. L’intendimento iniziale era quello di svolgere sul posto una seduta di commissione, poi tramontata per le varie defezioni che si sono susseguite. Tra due fine settimana saranno impegnati 7.700 persone tra volontari e steward dentro Tor Vergata, nei nodi di scambio del trasporto e sui tre percorsi pedonali dedicati ai pellegrini. Nel dettaglio, si tratterà di 3mila volontari di protezione civile, 3 mila steward, 1.200 operatori che indirizzeranno e supporteranno i fedeli nelle attività di cambio da un mezzo all’altro per arrivare alla meta finale: prevalentemente dai bus turistici alla metro e viceversa. Sono previsti quasi 9mila stalli bus ma molto probabilmente ne basteranno meno di 4mila.
Poi, a piazza di Cinecittà ci sarà un hub per il trasporto delle persone con disabilità con una trentina di navette: qui saranno impegnate 500 persone. Numeri elevati che trovano posto all’interno di un sistema elastico che consentirà, a seconda delle esigenze, di dislocare il personale dove più ci sarà bisogno. All’ombra della Vela di Calatrava si snoda il “campo” della Protezione Civile, delle forze dell’ordine e della Croce Rossa, che ospita anche la grande Control Room. Un’area pensata per fare mangiare e dormire qui nel primo week end di agosto 3.500 persone. Tanti i posti letto ospitati da container, tendoni gonfiabili e no montati anche sotto la copertura che si trova tra la Vela e l’arena all’aperto inaugurata due settimane fa. Quattro cucine, di cui una dedicata esclusivamente a celiaci e allergici, sforneranno 1.500 piatti per ciascun pasto della giornata e saranno dotate anche di dispositivi molto avanzati: ad esempio delle sonde in grado di avvisare quando il cibo è giunto al corretto grado di cottura. In ogni cucina saranno impiegate 30 persone. Qui i lavori sono iniziati da una settimana: si preparano pietanze che vengono inserite in un abbattitore per poi essere consumate quando necessario. Una sorta di upgrade del precotto.
Un servizio di catering, inoltre, si occuperà di “sfamare” i volontari che saranno in servizio per aiutare i pellegrini. Che arriveranno a Tor Vergata attraverso 3 percorsi pedonali: il più lungo (quasi 10 km) partirà da via Palmiro Togliatti, un altro (oltre 6,5 km) dalla metro Anagnina, sul quale confluirà lo spezzone che giungerà dalla stazione di Ciampino (qui fermeranno i bus carichi dei pellegrini che avranno dormito alla Fiera di Roma), e infine il tragitto più piccolo (5 km) ma anche meno agevole, dalla fermata della metro C Grotte Celoni. Lungo questi percorsi saranno sistemate una cinquantina di postazioni della Protezione Civile, ciascuna delle quali avrà più di un gazebo: qui si troveranno ombrelli (utili anche per proteggersio dal sole), cappelli, succhi di frutta, barrette energetiche (“senza allergeni”, sottolienano dalla Protezione Civile) e soprattutto acqua. La Protezione Civile di Roma Capitale ha una scorta di 5 milioni di bottigliette che andrà esaurita se effettivamente si arrivasse a un milione di pellegrini, considerando che la stima di consumo è di 5 bottigliette di acqua a persona (cioé due litri e mezzo) tra il percorso a piedi di andata e quello di ritorno (ovviamente a Tor Vergata i fedeli avranno a disposizione una grande rete idraulica per l’approvvigionamento).
Per rendere più agevoli le comunicazioni per i pellegrini, in prossimità delle 6 aree destinate al pubblico e allestite di fronte al palco (dove già sono stati allestiti decine di maxischermi, bagni chimici, contenitori per i rifiuti e fontanelle) sono state montate 14 “carrati”, per aumentare ancora di più il sostegno al traffico dati e alla telefonia mobile. Un rinforzo necessario, soprattutto per fare arrivare prontamente ai fedeli notizie su come muoversi dopo le 12.30 di domenica 3 agosto, cioé quando terminerà la messa. Infatti, la parte più delicata dell’intera organizzazione sarà quella del deflusso, che (salvo casi minoritari) avverrà in gran parte tutto insieme. La stima “ottimistica” della Protezione Civile Capitolina è che tutti i partecipanti all’evento finale del Giubileo dei Giovani avranno completato i loro percorsi entro 8/10 ore, cioé tra le 20.30 e le 22.30. “Già da domani la Protezione Civile Capitolina invierà una prima mail informativa a tutti i residenti dell’area di Tor Vergata registrati sull’applicazione della Protezione Civile- ha spiegato il direttore della Protezione Civile di Roma Capitale, Giuseppe Napolitano, all’agenzia Dire- nella quale indicheremo le strade che saranno percorse da un folto pubblico di pedoni e quelle chiuse al traffico”. I pellegrini che si sono registrati al portale del Dicastero dell’Evangelizzazione “già adesso possono scansionare un QR Code per potersi iscrivere a questa nostra piattaforma dove manderemo in 3 lingue i messaggi su come arrivare o avvicinarsi a Tor Vergata”, oppure al rientro “se ci dovesse essere una coda troppo lunga ad Anagnina, diremo alle persone di non andare lì e di camminare in un’altra direzione”.
La mattina del 4 agosto l’area di Tor Vergatra sarà ripulita per poi ospitare nel pomeriggio l’ultimo evento: quello della comunità neocatecumenale che vedrà l’afflusso di 100mila persone. Poco più di una briciola rispetto a 24 ore prima. “Abbiamo constatato lo sforzo organizzativo straordinario che si sta mettendo in campo per garantire che questo evento possa svolgersi in sicurezza e con la possibilità per tutti di partecipare nel miglior modo possibile- ha commentato il presidente della commissione capitolina Ambiente, Giammarco Palmieri- Voglio sottolineare quanto la macchina messa in campo sia straordinaria, puntuale e precisa e ringrazio tutti gli operatori che stanno lavorando, i volontari e la Protezione Civile di Roma Capitale che sta facendo di tutto perché questo sia un evento indimenticabile”.
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