ROMA – Gaza è un campo di sterminio a cielo aperto, e Benjamin Netanyahu scherza sui cheeseburger. Mentre quasi centomila tra donne e bambini soffrono di malnutrizione acuta e persino medici e giornalisti ormai rischiano la vita per la carestia, il Primo ministro israeliano si concede un’oretta di chiacchiere leggere con i Nelk Boys, star di YouTube con simpatie trumpiane e competenze geopolitiche da bar sport.
Netanyahu sta “raggiungendo i giovani”, come ha detto lui stesso. Per questo ha accettato l’invito dei Nelk Boys. Così, tra un’ode al Whopper di Burger King e una risatina su Gaza paragonata a “polli per il KFC”, il premier israeliano ha potuto raccontare la sua versione dei fatti, senza che nessuno gli chiedesse conto delle accuse della Corte penale internazionale. Ha ribadito che la colpa delle vittime civili è di Hamas, che i gazawi vorrebbero trasferirsi altrove ma Hamas non glielo permette, e che le donne e i gay che sostengono Gaza sono degli ingenui.
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— Full Send Podcast (@fullsendpodcast) July 21, 2025
Nel frattempo, tonnellate di aiuti alimentari marciscono a un passo dal confine, perché – secondo diverse ONG – Tel Aviv non ne consente la distribuzione gratuita. E chi tenta di avvicinarsi ai punti di distribuzione “autorizzati” rischia di non tornare indietro: sono oltre mille i palestinesi uccisi dalle forze israeliane solo da maggio, nel disperato tentativo di accaparrarsi del cibo. Netanyahu, nonostante il mandato d’arresto emesso dalla Corte dell’Aia per crimini di guerra e contro l’umanità, continua ad essere trattato come un leader legittimo. E Israele, che già nel 2008 calcolava scientificamente l’apporto calorico da garantire ai palestinesi “per evitare la carestia ma senza farli vivere”, ha trasformato il cibo in arma di guerra scientemente pilotando una carestia.Ma l’orrore è ormai palese al mondo intero. E la trovata comunicativa ha avuto un retrogusto amaro: i Nelk Boys hanno perso oltre 10.000 follower in un giorno.
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