Sarà disinnescata sul posto e poi fatta brillare nel poligono militare di Monte Romano la bomba della seconda guerra mondiale rinvenuta nei giorni scorsi all’aeroporto Tommaso Fabbri. Non ci sarebbe bisogno dell’evacuazione come avvenne nel 2018, quando ci fu un caso simile. Sono queste le indiscrezioni che emergono dal tavolo che si è riunito questa mattina in Prefettura, presieduto dal prefetto Gennaro Capo. Alla riunione hanno preso parte Comune, vigili del fuoco, forze dell’ordine, Asl, Ares, Croce Rossa Italiana e Agenzia regionale di protezione civile. Da quanto emerso, l’ordigno non è rimovibile per cui sarà despolettato sul posto e poi distrutto al poligono. La bonifica dovrebbe essere programmata già dalla prossima settimana. Tutte le operazioni avverranno all’interno del perimetro militare tranne una piccola porzione di terreno privato, che sarà comunque messa in sicurezza. Il raggio di sicurezza ipotizzato inizialmente in 1,3 chilometri è stato ridotto a 350 metri. Quella emersa venerdì scorso è una bomba d’aereo americana M31 da 300 libbre (circa 136 chili). È stata trovata, a una profondità di circa un metro, nel corso dei lavoro di ammodernamento di un hangar nei pressi della cosiddetta “pista di fuoco” della Scuola marescialli dell’aeronautica militare. Conterebbe oltre 60 chili di esplosivo. L’ordigno è stato già messo in sicurezza dal Sesto reggimento genio pionieri dell’Esercito che ha effettuato la prima ispezione. |