ROMA – Scontri oggi in Val di Susa, dove centinaia di manifestanti No Tav hanno occupato l’autostrada Torino-Bardonecchia, chiusa all’altezza del cantiere dell’autoporto di San Didero, per protestare contro il cantiere dell’Alta velocità della linea Torino-Lione. I manifestanti, che hanno dato fuoco ad alcune masserizie hanno lanciato anche bombe carta e pietre contro le forze dell’ordine che erano a difesa del cantiere. Gli attivisti sono partiti da Venaus, in Val di Susa, con la “Marcia No Tav ai cantieri della devastazione”, organizzata nell’ambito del Festival Alta Felicità.
PIANTEDOSI: FATTI VERGOGNOSI, DIMOSTRAZIONE NECESSITÀ DL SICUREZZA
“Quanto accaduto oggi in Val di Susa, durante la manifestazione legata al cosiddetto ‘Festival dell’Alta Felicità’, è semplicemente vergognoso. Dietro la facciata di un evento ‘culturale’ si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il decreto Sicurezza: oggi, di fronte all’ennesimo attacco premeditato e gratuito, quelle norme si dimostrano non solo attuali, ma assolutamente necessarie. Abbiamo bisogno di strumenti chiari e rigorosi per difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini”.
Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Gruppi travisati, violenti, perfettamente coordinati, hanno sfondato recinzioni, incendiato strutture, lanciato pietre e fumogeni contro le forze dell’ordine. Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana. È il volto peggiore di un estremismo ideologico che va isolato e represso con fermezza. Piena, incondizionata solidarietà alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, che anche oggi, con coraggio e grande senso del dovere, hanno contenuto una situazione che avrebbe potuto degenerare ulteriormente. A loro va non solo il nostro sostegno, ma la gratitudine dell’intero Paese. Mi è stato assicurato il massimo impegno nell’identificazione di tutti i responsabili di questi atti ignobili e confido che verranno assicurati alla giustizia”, ha concluso il titolare del Viminale.
FILCA-CISL: FATTI GRAVISSIMI, MASSIMA SOLIDARIETÀ A FFO E LAVORATORI
“Quanto accaduto oggi nei cantieri della
Tav in Piemonte conferma che la tensione sociale in quel
territorio resta altissima. Le condotte dei manifestanti sono
gravissime e vanno stigmatizzate con forza: si tratta di episodi
ripetuti che non possono e non devono essere sottovalutati. Vanno
contrastati e condannati senza ambiguità, senza se e senza ma”.
Lo dichiarano i segretari generali della Filca-Cisl nazionale,
Enzo Pelle, e della Filca-Cisl Piemonte, Mario De Lellis.
“La Filca- proseguono Pelle e De Lellis- ha sempre sostenuto
la necessità di un maggiore coinvolgimento delle comunità locali
nei progetti di grandi opere, per limitare i disagi e prevenire
tensioni legate a decisioni percepite come calate dall’alto.
Siamo inoltre profondamente convinti che sviluppo e sostenibilità
possano e debbano convivere: in Val di Susa questo equilibrio è
stato perseguito con determinazione. La realizzazione della nuova
linea ferroviaria porterà benefici ambientali significativi,
favorendo il trasferimento di merci e persone dalla gomma alla
rotaia e riducendo così le emissioni. Esprimiamo piena
solidarietà alle forze dell’ordine e ai lavoratori coinvolti,
costretti ad abbandonare l’attività nei cantieri per evitare ogni
rischio”, concludono i due sindacalisti cislini.
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