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Sandu, un muro civitavecchiese a Trento

Forse in città se ne sta parlando troppo poco. E forse non ci si sta rendendo conto della grossa portata che ha avuto il passaggio di Leonardo Sandu alla prima squadra di Trento. Dopo aver passato tre anni nel settore giovanile trentino, il classe 2007 civitavecchiese è stato unito alla prima squadra, anche con un video di presentazione da far rizzare i peli delle braccia. Trento è una delle squadre più forti del mondo in questo momento: è campione d’Italia in carica per il secondo anno consecutivo, dopo aver sfiorato il tricolore a più riprese negli scorsi anni. Inoltre la squadra che era diretta da Fabio Soli e che ora è stata affidata all’argentino Marcelo Mendez, ha conquistato la finale nel mondiale per club e la semifinale in Coppa Cev. Quindi un’eccellenza nella pallavolo italiana e internazionale. E in quella squadra uno dei quattro centrali sarà un civitavecchiese, cresciuto all’Asp ed ora fianco a fianco con Alessandro Michieletto e Alessandro Lavia, che forse ricorderete anche perché campioni del mondo con l’Italia del ct Fefè De Giorgi. In questi giorni il centrale di Trento si trova nella sua Civitavecchia, dove sta alternando gli allenamenti pre-preparazione a passare il tempo alla Beach Arena, assieme ad un gruppo di amici, tra cui Marco Amoni e Patrizio Stefanini. «Sento una grande soddisfazione – afferma Leonardo Sandu – sono salito dal settore giovanile di una meravigliosa squadra come Trento, che spicca a livello mondiale. Sono in vacanza a Civitavecchia, ma in realtà non lo sono, perché sto continuando con gli allenamenti individuali. È fondamentale allenarsi più in off season che quando siamo al centro dei campionati. Questo è il periodo più importante in cui spingere. Sto cogliendo il momento. Tutti gli anni quando scendo a Civitavecchia tiro fuori il meglio che posso, ringrazio i ragazzi che mi permettono di potermi allenare sulla sabbia. Ho vissuto stagioni bellissime, ma allo stesso tempo difficili, perché da tre anni vivo fuori casa, ho dovuto rinunciare ai miei familiari e agli amici per inseguire un sogno. Tutto ciò non mi è pesato, è stata una cosa bellissima, che mi ha fatto maturare tanto a livello personale e sportivo. Fino a tre anni fa potevo solo ammirare in tv Michieletto e Lavia ed ora poterci giocare insieme, è un’emozione inspiegabile. Spero di poter raggiungere tanti altri sogni. Ho già fatto tre mesi e mezzo all’interno della prima squadra, visto che si erano infortunati due centrali, come Bela Barta e Jan Kozamernik, che sono stati umilissimi sin dal primo giorno, ragazzi giovani con la testa sulle spalle, grandi atleti e grandi persone. Ora l’importante è lavorare sul raggiungimento di un livello più alto e il più vicino a quello dei miei compagni». In realtà Leonardo, assieme al fratello maggiore Emilian, con esperienze anche lui nella pallavolo che conta a Modena, da bambini si erano avvicinati alla pallamano, tramite la scuola Flavioni. Nell’handball hanno cominciato a dimostrare il loro talento, ma il fatto che hanno cominciato a crescere, centimetro dopo centimetro, li ha convinti ad avvicinarsi alla pallavolo ed ad indossare la maglia dell’Asp. In questa storia, purtroppo, c’è anche un contesto negativo. Infatti Sandu, che è nativo di Tarquinia e che non ha ancora compiuto 18 anni, cosa che farà a settembre, non è ancora un cittadino italiano. La famiglia Sandu è originaria della Romania e questo aspetto non consente a Leonardo di poter diventare cittadino italiano, percorso che potrà intraprendere per la cittadinanza solo una volta diventato maggiorenne e che, come sappiamo, ha una trafila non proprio semplicissima e velocissima. Tutto ciò accade perché, al di là del pensiero politico di ognuno di noi, in Italia e in parlamento si sta ancora discutendo se consentire a questi ragazzi italiani e civitavecchiesi doc di diventare italiani anche sui documenti, con la burocrazia che, purtroppo, soppianta il progresso e il buonsenso. Tra l’altro, in occasione della bella accoglienza in prima squadra, il reparto comunicazione di Trento ne ha approfittato per conoscere meglio Leonardo anche come ragazzo e non solo come pallavolista. Sandu ama la sincerità e stare a contatto con la natura, il compagno di squadra con cui è maggiormente legato è Alessandro Bristot. Di sè si dice ambizioso e detesta la maleducazione. A tavola va pazzo per l’amatriciana e per la bistecca alla fiorentina, vorrebbe dedicare un successo importante alla mamma e al fratello. Il suo attore preferito è Dwayne Johnson, i suoi idoli sono Kobe Bryant e Cristiano Ronaldo, tra i suoi sogni c’è quello di guidare una Mercedes classe G. Gli allenatori più significativi nel suo percorso sono stati Francesco Conci e Matteo Antonucci. Un suo difetto è la testardaggine. In questo periodo nella sua playlist musicale ci sono Brivido di Guè e Sonar di Morad. @RIPRODUZIONE RISERVATA

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