VENEZIA – Dopo il grido d’allarme degli albergatori di Cortina d’Ampezzo (in sostanza: non si può andare avanti con l’apertura ‘a singhiozzo’ della Alemagna per via delle frane a San Vito di Cadore), la Provincia di Belluno scrive ai vertici di Regione, ministero delle Infrastrutture, Anas e Protezione Civile, Prefettura di Belluno e Direzione Difesa suolo della Regione, per dire che è “necessario pensare e realizzare interventi infrastrutturali definitivi, quali un viadotto o una galleria artificiale, per garantire continuità e sicurezza alla viabilità, sia per i residenti che lavorano quotidianamente a Cortina, sia per l’intero comparto turistico della valle”. Sono il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin e il consigliere con delega alla Protezione Civile e alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi, a sollevare “con urgenza l’attenzione sul grave stato di vulnerabilità della SS51 di Alemagna” nel tratto ricompreso tra Vodo, Borca, San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo, in particolare all’altezza di Dogana Vecchia, sotto il versante della Croda Marcora.
E NON C’È SOLO LA FRANA DI SAN VITO CHE TAGLIA FUORI CORTINA
Le frane che si sono ripetute bloccando la circolazione (ora si circola solo dalle 6 alle 21) “dimostrano che il rischio idrogeologico e la morfologia dell’area rendono insostenibile una gestione emergenziale e temporanea”. Di qui l’appello a “interventi infrastrutturali definitivi”, viadotto o galleria artificiale (di cui si parla da settimane. Tra l’altro solo poche settimane fa, e prima di quelle di San Vito, c’era stata la frana nella frazione di Cancia (Borca di Cadore), anche qui con stop della Alemagna. “Anche qui è essenziale un intervento urgente per il ripristino delle opere di contenimento e il rafforzamento delle infrastrutture. Non dimentichiamo il caso del Rio Rudan a Vodo di Cadore, dove si segnalano situazioni di potenziale pericolo”, continua la lettera ad Anas.
PROVINCIA BELLUNO: QUI ABBIAMO FINITO I SOLDI, RISPONDETECI IN FRETTA
La Provincia di Belluno, pur non avendo competenze dirette su tratti della SS51, ha già installato sistemi di monitoraggio provvisori a San Vito e sta operando a Cancia, ma le risorse provinciali sono ormai esaurite. “Auspichiamo pertanto che il Governo, il ministero delle Infrastrutture, Anas e la Regione si facciano carico di un piano straordinario di messa in sicurezza della valle. Ringraziamo per l’attenzione già dimostrata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, con il sopralluogo del Capo Dipartimento Fabrizio Curcio e del professor Nicola Casagli. Tuttavia, ora servono finanziamenti certi e immediati” per completare i sistemi di allerta efficaci e integrati con la rete stradale, ripristinare e potenziare le opere a Cancia, finanziare le progettazioni e l’esecuzione delle grandi opere strutturali, “necessarie per garantire la piena agibilità della SS51 e il futuro della Valle del Boite”. Padrin e Bortoluzzi concludono confidando in una “pronta risposta e nel sostegno di tutte le istituzioni coinvolte”. Nel frattempo la Provincia di Belluno continuerà a fare la propria parte, “pur nella limitatezza di mezzi e competenze dirette sulla statale”.
AVS INTERROGA LA GIUNTA ZAIA: INDENNIZZI AI LAVORATORI PENDOLARI E A RESIDENTI CORTINA
Intanto i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Avs) hanno presentato una interrogazione per chiedere alla giunta regionale “di interloquire col Governo al fine di provvedere a elaborare e attivare un sistema di compensazioni di tipo economico a favore dei lavoratori pendolari e dei residenti di Cortina e dintorni, a causa delle continue chiusure della Alemagna e dei disagi connessi e derivanti subiti”. Ma anche per risegnalare la fragilità della principale via di accesso a Cortina a sette mesi dalle Olimpiadi invernali. Le frane stanno costringendo “Cortina e i suoi dintorni a un isolamento forzato in periodo di alta stagione per il settore turistico.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it