dal nostro corrispondente Alessio Pisanò
BRUXELLES – Dopo mesi di negoziati Unione europea e Stati Uniti tra le colline della Scozia hanno trovato l’accordo sui dazi, fermi al momento al 15% sui prodotti Ue esportati oltreoceano. “Abbiamo raggiunto l’accordo sui dazi con gli Stati Uniti, un’intesa che crea certezza in tempi di instabilità per cittadini e imprese su entrambi i lati dell’Atlantico”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in conferenza stampa, a seguito dell’incontro. “Le nostre economie- ha continuato- sono le più grandi al mondo e hanno scambi per 1.700 miliardi di euro all’anno. Qualche settimana dopo il summit della Nato a l’Aia, questo accordo riafferma la nostra partnership transatlantica”. All’interno dell’accordo siglato dalla numero uno di palazzo Berlaymont, anche l’impegno dell’Unione europea a investire 600 miliardi di euro negli Stati Uniti e acquistare energia per 750 miliardi. Esclusi dall’intesa, al momento, acciaio e alluminio, che continueranno a subire tariffe del 50%.
LE REAZIONI
Non si sono fatte attendere le reazione dei leader delle istituzioni europee. “Accogliamo con favore l’accordo sul commercio fra Unione europea e Stati Uniti, l’Eurocamera adesso farà la sua parte nell’analizzare l’intesa assicurando gli interessi di imprese e clienti Ue”, ha scritto su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Segue via social anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa: “La determinazione e l’unità hanno aperto la via per le negoziazioni. Partiamo da questo risultato per rafforzare ulteriormente la competitività dell’Unione europea e ampliare la nostra rete commerciale”.Tra le voci fuori dal coro, quella del premier ungherese Viktor Orban: “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con von der Leyen, piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione”. Fonti interne all’Unione europea fanno sapere che la prima dichiarazione in merito all’accordo sui dazi dovrebbe arrivare entro venerdì primo agosto e, sottolineano, in relazione alla tassazione dei servizi digitali e delle big tech, Bruxelles non avrebbe preso nessun impegno con Washington.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it