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G7 Rubrica educazione digitale, a Modena focus su education hub


ROMA – Al Teatro San Carlo di Modena si è svolta la tavola rotonda nazionale sui Digital education hub, promossa dalla rete Edunext.

Rettori, esperti e coordinatori hanno discusso strategie condivise per l’innovazione della didattica universitaria, approfondendo il modello Ecobi e le prospettive dell’alta formazione digitale in Italia.

L’iniziativa -ecidenzia una nota- ha rafforzato il dialogo tra istituzioni e atenei. L’adozione di strumenti digitali, modelli didattici flessibili e percorsi formativi personalizzati sono oggi tra le principali priorità per l’intero sistema universitario. Nell’ambito di questo processo, i Digital education hub stanno assumendo un ruolo sempre più centrale, come dimostra la tavola rotonda “I Digital education hub per l’innovazione della didattica universitaria”, ospitata a giugno al Teatro del Collegio San Carlo di Modena, in un formato ibrido e aperto alla comunità accademica nazionale. Una nuova tappa del progetto Edunext, che pone al centro il confronto tra le migliori pratiche didattiche e i futuri scenari dell’alta formazione digitale.

A fare gli onori di casa è stato il rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, professor Carlo Adolfo Porro, che ha sottolineato l’importanza di un progetto capace di coniugare qualità, apertura e cooperazione tra atenei, in linea con le direttrici europee sulla formazione superiore. Le considerazioni iniziali sono state affidate alla professoressa Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, alla presidente della Crui, professoressa Giovanna Iannantuoni, e al presidente di Anvur, professor Antonio Felice Uricchio.

La tavola rotonda è stata un importante momento di approfondimento sulle metodologie didattiche digitali e sulla costruzione di un ecosistema universitario innovativo, capace di rispondere alle sfide dell’internazionalizzazione, della personalizzazione dei percorsi e dell’interdisciplinarità. Nella nota viene evidenziato che gli interventi centrali sono stati quelli dei coordinatori dei principali Digital education hub italiani: Tania Melchionna (Alm@ – Università di Napoli Federico II), Susanna Sancassani (Edvance – Politecnico di Milano) e Tommaso Minerva (Edunext – Università di Modena e Reggio Emilia), che hanno condiviso esperienze e traiettorie di sviluppo nell’ambito della progettazione didattica avanzata.

La rete Edunext, presentata ufficialmente a livello nazionale lo scorso marzo a Fiera Didacta, coinvolge attualmente 35 università e 5 istituzioni Afam, con l’obiettivo di costruire una nuova offerta formativa fondata su tre pilastri: Educational clusters, Open badges e Blended intensive programs, che compongono il modello Ecobi. Durante la tavola rotonda, si è discusso anche delle implicazioni dell’accreditamento, delle linee guida Anvur per la valutazione dei percorsi misti e digitali, e delle prospettive di integrazione tra strumenti di intelligenza artificiale e metodologie tradizionali.

L’incontro si è concluso con una sessione dedicata al confronto tra prorettori e delegati alla didattica degli atenei partner, che hanno illustrato progetti formativi sperimentali e percorsi interdisciplinari costruiti in rete. Una dimostrazione concreta della capacità collaborativa degli atenei coinvolti e dell’effettiva messa a terra delle linee guida del progetto, con un impatto diretto sulla formazione di oltre 700mila studenti e 25mila docenti e ricercatori già inclusi nella rete.

“Il percorso avviato con Edunext- le parole del rettore Unimore, professor Carlo Adolfo Porro- rappresenta una delle più significative operazioni di sistema che il nostro Paese abbia promosso negli ultimi anni sul fronte dell’alta formazione. La tavola rotonda ha confermato la solidità di questo impianto, ma soprattutto ha mostrato quanto la cooperazione inter-universitaria possa diventare motore di innovazione reale, concreta e condivisa. Il modello Ecobi, su cui si fonda la nostra proposta didattica è, piuttosto, un approccio integrato che mette in relazione competenze, strumenti, linguaggi e metodologie, mantenendo come obiettivo primario la qualità formativa e l’accessibilità dei percorsi”.

La roadmap di Edunext -conclude la nota- prevede nei prossimi mesi il rafforzamento della dimensione europea dei programmi e la progettazione di nuove micro-credential, per arricchire ulteriormente l’ecosistema formativo e rispondere con efficacia alle esigenze di apprendimento continuo e di aggiornamento professionale.
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