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Roma

Sessantamila euro per valorizzare il patrimonio storico-archeologico locale

CIVITAVECCHIA – Il sito romano di Aquae Tauri, le Terme Taurine, Villa Pulcherrima, la necropoli di Cava della Scaglia, la Frasca-Valdaliga, l’insediamento etrusco della Castellina del Marangone, il santuario di Punta della Vipera e il Museo Archeologico Nazionale. Sono questi i luoghi storici più suggestivi della costiera che saranno messi in rete e connessi mediante una serie di attività/eventi di stampo formativo destinati alla definizione di sistema di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della costiera civitavecchiese. È questo “Centumcellae”, un progetto di conoscenza, formazione e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico della costiera civitavecchiese, che ha ricevuto un importante investimento. Il Comune di Civitavecchia, capofila dell’iniziativa, ha infatti ottenuto un contributo di 60.000 euro grazie alla partecipazione a un bando fortemente voluta e promossa dall’assessore alla Cultura Stefania Tinti e vanta partnership autorevoli come il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia – Direzione Regionale Musei Lazio, Università degli Studi della Tuscia – Polo Universitario di Civitavecchia, Università Sapienza di Roma, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale. «L’idea di Centumcellae nasce dalla volontà di restituire dignità e visibilità ai tanti siti archeologici sparsi lungo la nostra fascia costiera – ha spiegato Tinti – abbiamo costruito un progetto solido, partecipato, che consentirà di valorizzare beni oggi sottoutilizzati e li trasformerà in una vera e propria risorsa culturale e turistica per Civitavecchia». “Centumcellae” vede inoltre il coinvolgimento di studenti universitari italiani ed europei, impegnati in attività di tipo storico, archeologico e turistico, quali lo scavo archeologico, il rilievo digitalizzato dei monumenti, fotografia applicata ai beni culturali, restauro di monumenti, elaborazione testi scientifici, preparazione contenuti divulgativi e multimediali per il grande pubblico; tutti i materiali prodotti durante il percorso formativo e progettuale, coordinati scientificamente da docenti universitari e da specialisti di singoli settori, sono destinati all’organizzazione di un sistema di valorizzazione del patrimonio storico-archeologico della costiera civitavecchiese, con destinazione culturale e turistica. «Centumcellae si propone come un nuovo prodotto culturale, volano per un turismo sostenibile e alternativo ai pacchetti standard, pronto – ha concluso il sindaco Marco Piendibene – a intercettare il crescente interesse dei viaggiatori per esperienze culturali autentiche, locali e fuori dai circuiti di massa».

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