ROMA – Ennesima croce sul lavoro in Sardegna. Un operaio di 40 anni è morto dopo essere rimasto ferito questa mattina in un incidente su un cantiere della statale 195, nel territorio di Capoterra. L’uomo, che sarebbe precipitato da un’altezza di sei metri, era stato quindi trasportato con l’elisoccorso in gravissime condizioni all’ospedale cagliaritano Brotzu, dove purtroppo è deceduto.
“Sarà cura delle autorità competenti stabilire i fatti e ricostruire l’accaduto- il commento delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil- noi diciamo ‘basta morti di lavoro’. Non è accettabile che continui questa strage, che un lavoratore esca di casa per andare al lavoro con il rischio di non tornarci”. Ancora una volta, scrivono Marco Mereu della Fiom Cgil, Marco Angioni della Fsm Cisl e Alessandro Andreatta della Uilm Uil, “richiamiamo le istituzioni affinché siano potenziati i controlli nei cantieri e nelle zone industriali. Sollecitiamo un impegno forte di tutti gli attori della salute e sicurezza del comparto, per bloccare attività a rischio sino alla loro messa in sicurezza. Nei prossimi giorni valuteremo le iniziative da mettere in campo per tenere alta l’attenzione sul tema della salute e sicurezza, nell’auspicio che tali tragedie possano non accadere più”.
Davanti a una morte sul lavoro “non si può parlare di fatalità- aggiunge Fulvia Murru della Uil Sardegna. È inaccettabile che ancora oggi si possa perdere la vita in questo modo. La sicurezza non può essere un’opzione o un costo da ridurre, è un diritto. Ed è una responsabilità che deve coinvolgere tutti: istituzioni, imprese, committenti e sistema dei controlli”.
INCIDENTE A TORRI DI QUARTISOLO, OPERAIO CADUTO DALL’ALTO
Un altro incidente sul lavoro, un’altra caduta dall’alto stavolta a Torri di Quartesolo, nel vicentino. “Siamo vicini al giovanissimo operaio coinvolto, ai suoi colleghi e ai suoi familiari. La fattispecie dell’infortunio si sta dimostrando, in questo 2025, una delle più frequente e pericolose: ecco perché occorre rafforzare la formazione, la prevenzione e spingere per l’utilizzo di tecnologie che permettano di rendere più protette determinate mansioni. Gli investimenti in sicurezza non vanno considerati un costo, ma un’opportunità per evitare le gravissime conseguenze degli incidenti sul lavoro”, dichiara il segretario della Uil del Veneto Roberto Toigo.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it