ROMA – Il Portogallo intende “considerare” la possibilità di riconoscere lo Stato di Palestina alla prossima assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre.
Lo ha fatto sapere l’ufficio del primo ministro Luis Montenegro, spiegando che il governo avvierà consultazioni sul tema con il Parlamento e il presidente.
L’annuncio dell’esecutivo di Lisbona segue la presa di posizione di Francia, Regno Unito e Canada, che in questi giorni hanno già assicurato il riconoscimento della Palestina all’80esima Assemblea generale.
A livello internazionale, 147 sui 193 stati membri dell’Onu hanno già riconosciuto la Palestina; tra questi, nei mesi scorsi, figurano Spagna, Irlanda e Norvegia; l’Italia è tra i Paesi europei che dicono no, mentre la Germania in queste ore sembra stare cambiando posizione: stamani, nella conferenza stampa che ha preceduto la missione in Israele e nei Territori palestinesi occupati, il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha detto che il riconoscimento della Palestina dovrà essere la fase conclusiva dei “negoziati per la soluzione dei due Stati”, ma che tali negoziati “devono iniziare ora”.
Poi ha aggiunto che Berlino in ogni caso risponderà ad “azioni unilaterali”, lasciando forse intendere che la posizione tedesca potrebbe cambiare in base al contesto. Secondo il ministro Wadephul, “le minacce di annessione da parte di alcuni settori del governo israeliano” avrebbero spinto “un numero crescente di Paesi – inclusi alcuni europei – a riconoscere lo Stato di Palestina senza una preventiva negoziazione”, ma che questa resterebbe “l’unica via possibile”.
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