ROMA – Il blocco degli aiuti e le distribuzioni di cibo disorganizzate e pericolose non solo alimentano la disperazione e la violenza interna a Gaza, ma aggravano anche il peso sul sistema sanitario, già al collasso. Le strutture mediche supportate da Medici Senza Frontiere (Msf) tra il 27 e il 28 luglio hanno assistito centinaia di persone rimaste ferite nei punti di distribuzione di cibo e durante gli attacchi in corso a Gaza. Le distribuzioni di aiuti, che forniscono solo quantità minime di cibo, stanno causando morti e feriti e stanno mettendo a dura prova le équipe mediche già esauste. Il 27 luglio, i team medici della clinica Sheikh Radwan, supportata da Msf nel nord di Gaza, hanno assistito oltre 150 pazienti arrivati in 5 diversi afflussi di massa di feriti; 54 persone hanno riportato ferite da arma da fuoco, lesioni da schiacciamento e accoltellamenti mentre cercavano di trovare del cibo. L’ospedale da campo di Al-Zawaida a Deir Al-Balah ha superato la sua capacità e non ha più spazio per accogliere nuovi pazienti. In 3 settimane, la struttura ha aumentato la sua capacità da 70 a 115 posti letto, ma questo non è ancora sufficiente per far fronte alle enormi esigenze mediche.
“Quasi ogni giorno assistiamo ad afflussi di feriti di massa, giorno e notte. I feriti arrivano dai punti di distribuzione di cibo o da altre distribuzioni, e in seguito agli attacchi dell’esercito israeliano” dichiara Mohammed Fadlalla, responsabile medico di Msf all’ospedale da campo di Al-Zawaida. Il dott. Fadlalla di Msf aggiunge: “Ci sono pazienti che avrebbero bisogno di interventi chirurgici per delle fratture e che devono aspettare uno, 2 o anche 3 giorni perché arrivano più casi critici contemporaneamente che richiedono interventi chirurgici addominali o operazioni salvavita che devono essere eseguite immediatamente”. Msf continua riferendo che anche il ministero della Salute e gli ospedali vicini sono sopraffatti. La maggior parte dei casi di trauma richiede interventi chirurgici importanti per lesioni agli arti e all’addome, ma i team di Msf hanno esaurito le scorte di fissatori esterni per curare le fratture, e stanno per esaurire altre forniture, tra cui sangue e antibiotici essenziali.
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