UDINE – Poco prima della pausa estiva, il panorama siderurgico e meccanico italiano accoglie una nuova e promettente realtà: la nuova società QStahl con sede in Friuli Venezia Giulia, costola di Eurolls Spa.
L’annuncio arriva direttamente da Renato Railz, presidente della multinazionale metalmeccanica friulana Eurolls, che sottolinea la nascita di un nuovo punto di riferimento per l’industria italiana.
QStahl nasce dalla profonda esperienza tecnica di Eurolls e da una strategica collaborazione con un partner d’eccellenza nella produzione di acciaio, Boehler/Voest Alpine. Questa nuova azienda si posiziona sul mercato come un interlocutore altamente specializzato nella distribuzione e pre-lavorazione di acciai speciali, oltre a offrire trattamenti termici e superficiali su misura. L’obiettivo è fornire materiali performanti e soluzioni complete che rispondano con rapidità e qualità a ogni esigenza produttiva dei clienti.
“L’unione del know-how tecnico di Eurolls con la comprovata capacità produttiva di Boehler/Voest Alpine permette a QStahl di presentarsi come il nuovo interlocutore ideale per le imprese che cercano non solo materiali performanti, ma anche un servizio integrato e consulenziale- ha affermato Renato Railz- Il nostro obiettivo è supportare i clienti in ogni fase della loro esigenza produttiva, garantendo soluzioni complete e all’avanguardia con rapidità e qualità”.
Durante l’annuncio di QStahl, Renato Railz ha anche colto l’occasione per condividere le sue preoccupazioni sull’attuale scenario economico globale, influenzato dalle recenti decisioni in merito ai dazi imposti dagli Stati Uniti. “Pur riconoscendo le necessità e alcune difficoltà che gli Usa hanno nel risanamento dell’enorme debito pubblico, i dazi sono un altro grave fattore che influirà sull’economia interna e soprattutto su quella globale”, ha spiegato Railz.
A suo avviso, il conseguente rallentamento economico non solo non contribuirà a risolvere il problema del debito pubblico americano, ma finirà per essere pagato in larga parte dal popolo statunitense e da un generalizzato ridimensionamento dell’economia mondiale. Un contesto già, peraltro, pesantemente penalizzato dalle numerose guerre in corso e dagli embarghi imposti, curiosamente, proprio dagli Usa.L’analisi di Railz si spinge oltre la contingenza, prevedendo un cambiamento radicale nel modo di penetrazione commerciale: “Con la fine della globalizzazione come l’abbiamo conosciuta, le aziende saranno costrette a modificare il loro modello produttivo attuale, orientandosi verso una struttura più capillare. Questo passaggio, tuttavia, non sarà immediato, ma richiederà un processo graduale, nel rispetto dei tempi tecnici necessari”.
La vera sfida, sottolinea Railz, “sarà proprio quella di gestire questo processo di transizione. Le imprese dovranno adattarsi a nuove catene di fornitura, a strategie di localizzazione della produzione e a mercati frammentati, un compito complesso che richiederà lungimiranza e capacità di adattamento in un contesto di crescente incertezza. I dazi, quindi, non solo influenzeranno i flussi commerciali, ma imporranno una riflessione profonda sui modelli economici e produttivi globali”.
Con la nascita di QStahl, Eurolls dimostra non solo di voler anticipare le esigenze del mercato nel settore degli acciai speciali, ma anche di mantenere una visione critica e strategica sulle dinamiche macroeconomiche che modellano il futuro dell’industria.
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