VENEZIA – In bici da Vicenza ad Auschwitz per ricordare Torquato e Franco Fraccon, padre e figlio, partigiani cattolici vicentini, arrestati dalle SS nell’ottobre 1944 e morti nei campi di sterminio nel 1945.
I protagonisti del viaggio, che partirà da Vicenza il 12 agosto alle 18, sono Lucia Farina, nipote dei Fraccon (sua madre era figlia di Torquato e sorella di Franco), Antonino Stinà, (marito di Lucia), Paolo Massignan (figlio di Luigi “Gino” compagno di lotte e di prigionia dei Fraccon, sopravvissuto a Mauthausen) e Meme Pandin, amico e compagno di pedalate.
Percorreranno insieme 1.300 chilometri a 80 anni dalla morte dei Fraccon e dalla Liberazione, per ricordarli, onorare la loro memoria e le loro gesta, ripercorrendo il viaggio che li portò a Mauthausen da Vicenza per arrivare poi anche ad Auschwitz. L’iniziativa “1945-2025. 80 Memoria: Vicenza – Mauthausen – Auschwitz” (nell’ambito delle celebrazione dell’80Esimo anniversario della Liberazione di Venezia dal nazifascismo, patrocinata dai Comuni di Venezia e Vicenza e dalla Comunità Ebraica di Venezia) è stata presentata oggi in conferenza stampa al Liceo Stefanini di Mestre.
“Questo viaggio sarà la testimonianza viva e concreta dell’impegno di tutti noi per tenere viva la memoria. Si tratta- dice la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano- di un’esperienza che testimonia il valore umano e profondo delle gesta dei suoi protagonisti di ieri e di oggi, ovvero una famiglia che ha deciso di non voltarsi dall’altra parte”.
I Fraccon infatti offrirono aiuto a molte persone ricercate dal regime, fornendo documenti falsi e organizzando la fuga fino alla frontiera italosvizzera. Proprio al Liceo Stefanini un albero è stato intitolato a Fraccon, riconosciuto anche ‘Giusto tra le nazioni’ nel 1978.
Nel gennaio del 1944 Torquato Fraccon fu arrestato assieme al figlio ventenne Franco. Rimesso in libertà, venne poi nuovamente arrestato nell’ottobre dello stesso anno, questa volta anche con la moglie e le altre figlie. Fu interrogato, torturato e accusato di attività eversiva e, insieme al figlio Franco, deportato nel campo di concentramento di Mauthausen; morì l’8 maggio del 1945, tre giorni dopo la liberazione del campo. Il viaggio di Lucia, Antonino, Paolo e Meme inizierà con un “prologo”, che si snoderà attraverso le vie di Vicenza, partendo dalla loro casa in via dei Templari, in località Commenda, da dove ci si recherà al carcere di San Biagio, dove tutta la famiglia Fraccon fu reclusa.
La prima parte del percorso si concluderà alle pietre di inciampo davanti a Palazzo Leone Montanari, ex Banca Cattolica del Veneto, dove Torquato lavorava. Il viaggio continuerà fino a Cracovia: il 20 agosto i ciclisti arriveranno al Memoriale di Mauthausen e il 27 al campo di Auschwitz Birkenau.
I presidenti delle Municipalità di Venezia Murano Burano, Marco Borghi, e di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto hanno ribadito il ruolo fondamentale della scuola e delle istituzioni come garanti della pace e della memoria storica, sottolineando come sia un dovere morale tenere alto l’impegno, per far conoscere alle giovani generazioni le atrocità perpetuate dal regime nazifascista affinché la storia non si ripeta. All’iniziativa hanno aderito le due Municipalità, l’Iveser, l’Istrevi (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea della Provincia di Vicenza “Ettore Gallo”), l’Anpi di Mestre e di Vicenza, l’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, sezione di Schio), l’Avl Vicenza (Federazione italiana volontari della libertà).
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