“VALORIZZARE COMPETENZE”
“L’evento, che abbiamo voluto intitolare ‘Professione cooperante’, intende valorizzare competenze, percorsi e opportunità concrete per chi sceglie di dedicarsi alla cooperazione internazionale” sottolinea il direttore di Aics, Marco Riccardo Rusconi, citato in una nota. “È fondamentale che i giovani siano a conoscenza dei profili più richiesti e del contributo concreto che possono offrire allo sviluppo sostenibile e alla tutela dei diritti umani”. Nel corso dell’iniziativa, oltre al direttore di Aics, sono previsti gli interventi di Susanna Schlein (Unità per le strategie e i processi globali multilaterali della cooperazione allo sviluppo, Maeci), Cristina Franchini (Unhcr Italia), Guido Zolezzi (Università di Trento), Lucia De Smaele (Focsiv), Riccardo Sansone (Oxfam Italia) e Federico Bastia (PuntoSud). Ad introdurli sarà Elias Gerovasi (Info-Cooperazione.it), che presenterà i dati sul fabbisogno di profili professionali nel settore, soffermandosi su formazione, opportunità e criticità attuali. “Secondo l’analisi di oltre 2.000 annunci pubblicati sul nostro sito nel 2024 dalle Osc italiane in 77 Paesi del mondo, i profili più richiesti sono il project e program Manager (30,7%), le figure amministrative (17,5%) e il capo missione/Rappresentante Paese (7,9%). Insomma, nonostante le difficoltà che affronta il settore, le opportunità non mancano, anche nelle fasi iniziali dei percorsi lavorativi”, spiega Gerovasi. “Con questa iniziativa vogliamo sottolineare che quello del cooperante è un percorso professionale che richiede competenze specifiche, studio e dedizione. Il volontariato rappresenta spesso una tappa qualificante di questo percorso, perché consente di maturare esperienze, conoscenze e sensibilità indispensabili per operare in contesti complessi. Affinché tale percorso sia completo ed efficace, è essenziale, quindi, che università, istituzioni e organizzazioni dialoghino e collaborino in modo continuo, per garantire una cooperazione italiana sempre più qualificata, efficace e inclusiva”, aggiunge Rusconi.
APERTO A TUTTE LE UNIVERSITA’ ITALIANE
L’evento è aperto a tutte le università italiane in modalità remota (registrandosi al link dedicato), grazie alla collaborazione con il Cucs (Coordinamento universitario per la cooperazione allo sviluppo) che, sotto l’egida della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), mira a rafforzare il ruolo degli atenei nella cooperazione internazionale e nello sviluppo sostenibile. Nel pomeriggio è prevista un’esercitazione in presenza, curata dall’Unità aiuto umanitario e fragilità di Aics, riservata a una selezione di studenti delle Università “La Sapienza” (coordinati dal professor Marco Cilento) e “Roma Tre” (coordinati dal professor Lorenzo Benaduci). Circa 50 laureandi si cimenteranno nell’analisi di un caso di studio, pensato per sviluppare le capacità di lavorare in gruppo, affrontare e risolvere problemi in modo efficace e affinare visioni critiche.
IL PROGRAMMA
Questo il programma della giornata: 09.30 – saluti istituzionali – Marco Riccardo Rusconi, direttore Aics; 10 – La Cooperazione italiana: panoramica e percorsi professionali – Susanna Schlein, Unità per le strategie e i processi globali multilaterali della cooperazione allo sviluppo, Maeci; 10.15 – Il cooperante oggi: sfide e opportunità – Elias Gerovasi, Info- cooperazione.it; 10.45 – Lavorare nelle emergenze: Unhcr e le organizzazioni internazionali sul campo – Cristina Franchini, Unhcr Italia; 11.15 – Domande e risposte; 11.30 – I percorsi formativi: il ruolo delle Università – Guido Zolezzi, Università di Trento, coordinatore Cucs; 11.45 – Le opportunità in Aics – Caterina di Biase, ufficio Risorse umane Aics; 12 – Volontariato & servizio civile – Lucia De Smaele, Focsiv; 12.15 – L’aiuto umanitario: gli sbocchi lavorativi, Riccardo Sansone, Oxfam Italia; 12.30 – Progettare e gestire i progetti di cooperazione – Federico Bastia, PuntoSud; 12.45 – Domande e risposte e presentazione del workshop pomeridiano; 14:30 -16.30 – Workshop con gli studenti universitari.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it