VITERBO – Sul palco dell’Auditorium dell’Università della Tuscia si è svolta una serata di straordinaria intensità e partecipazione. Davanti a un pubblico entusiasta che ha riempito non solo l’Auditorium, ma anche altre due aule collegate in diretta, con oltre 600 persone presenti, il rettore Stefano Ubertini ha conferito il Sigillo d’Ateneo al maestro Giulio Rapetti, per tutti Mogol, il più grande autore della musica italiana. Il riconoscimento, simbolo della più alta gratitudine e stima accademica, rinnova il profondo legame di affetto tra Mogol e l’Università della Tuscia, che negli anni ha saputo valorizzare la sua lezione di bellezza, autenticità e impegno culturale. L’emozione è esplosa quando il pubblico ha cantato insieme a Mogol e al formidabile musicista Gioni Barbera, dando vita a un momento di straordinaria partecipazione collettiva. Le parole e le melodie che hanno segnato la storia della canzone italiana hanno risuonato nell’Ateneo, trasformando la serata in un vero e proprio abbraccio corale.
UBERTINI: GRANDE ONORE E FONTE DI ISPIRAZIONE PER LA NOSTRA COMUNITÀ
“Con questo Sigillo- ha dichiarato Ubertini- celebriamo un artista che ha saputo dare voce ai sentimenti e alle emozioni di intere generazioni, ma anche un uomo che ha sempre creduto nel potere educativo della parola e della musica. La sua presenza all’Università della Tuscia è per noi un grande onore e una fonte di ispirazione per tutta la nostra comunità”. Applausi, emozione e gratitudine hanno accompagnato un evento che resterà a lungo nella memoria dell’ateneo e della città. La serata ha inaugurato con straordinario successo il Festival ‘I pirati della bellezza’, organizzato da TusciaWeb.
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