ROMA – L’ambasciatore Bruno Archi è stato nominato inviato speciale della Farnesina per la ricostruzione nella Striscia di Gaza. Diplomatico e politico esperto, con una carriera nelle istituzioni e nella politica estera, dal 2022 ha ricoperto il ruolo di rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Roma.
GLI STUDI E LA CARRIERA DIPLOMATICA
Nato in Belgio nel 1962, si è laureato in Scienze politiche alla Sapienza di Roma nel 1985. Dopo aver vinto il concorso diplomatico, ha mosso i primi passi al ministero degli Esteri all’inizio degli anni Novanta: nel 1991 è all’ambasciata di Ankara come segretario di legazione, poi dal 1995 al 1997 è primo segretario commerciale presso l’ambasciata di Copenaghen.Nel 2000 inizia la collaborazione con la presidenza del Consiglio, prima nell’ufficio del consigliere diplomatico e poi come rappresentante speciale per le iniziative di ricostruzione nell’area balcanica e coordinatore dell’Unità tecnico-operativa.
LA SVOLTA- ANCHE POLITICA- CON IL PREMIER SILVIO BERLUSCONI
Dal 2008 al 2011 è consigliere diplomatico dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di cui conquistò la sua piena fiducia. Tra gli incarichi, quello di rappresentante personale del premier per il vertice dei Paesi maggiormente industrializzati (G8 e G20).Parallelamente alla carriera diplomatica, Archi intraprende quella politica. Nel 2013 entra in Parlamento – dove resta fino al 2018 – come deputato per Il Popolo della libertà- e viene nominato viceministro degli Esteri nel governo a larghe intese di Enrico Letta.Tra gli indagati del processo Ruby Ter per falsa testimonianza in difesa di Silvio Berlusconi, per lui e altre 12 persone il 24 luglio 2015 la procura di Milano chiede l’archiviazione, che viene accolta dal gip per mancanza di prove.
In primo piano, poi, ancora, gli impegni diplomatici. Dal 2018 al 2021 Archi è infatti inviato speciale per il Sahel: una regione del mondo complessa, attraversata da tensioni e conflitti armati, proprio come il Medio Oriente.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it