PESARO- Un piccolo Comune rischia il default per colpa di 9 cani, il sindaco lancia un SOS fino al Quirinale. Il grido di allarme arriva da Mercatino Conca, paese di poco più di mille abitanti in provincia di Pesaro-Urbino, alle prese con i conti di fine anno che non tornano mai, viene riportato dalle pagine locali del quotidiano Il Resto del Carlino.
COSA È SUCCESSO
Il fatto è che l’amministrazione attualmente si ritrova con le mani legate: non può assumere un nuovo operaio, né acquistare arredi che servono alla scuola comunale. Come la maggior parte dei piccoli Comuni italiani, il bilancio se ne va tra costi fissi per il personale e mutui accesi da amministrazioni passate ma, ad aggravare la situazione, si sono aggiunti 9 cani da mantenere. Una tegola improvvisa che costa alle casse comunali 40 mila euro all’anno da corrispondere a diversi canili. Una cifra che, data l’aspettativa di vita degli animali, ancora giovani, può lievitare a mezzo milione di euro in dieci anni.
IL SINDACO COSTRETTO A PROCEDERE AL SEQUESTRO, PER QUALI MOTIVI
“Così non può durare”, è il lamento del sindaco Omar Lavanna, casacca Pd, che ha bussato molte porte per chiedere aiuto: alla Regione Marche, ad alcuni parlamentari, al presidente del Consiglio ed è persino arrivato a scrivere al presidente della Repubblica. A cui ha raccontato nel dettaglio l’origine dei guai: gli animali, tutti cani di razza pittbull, provengono da un allevamento abusivo e improvvisato. A crearlo è stata una donna trasferita dalla Sicilia a Mercatino conca, dove ha trovato una casa in affitto, nel 2021. Inizialmente i cani erano 16, poi quattro sono stati ceduti. I rimanenti 12 animali vivevano i in condizioni igienico-sanitarie precarie, separati l’uno dall’altro e chiusi in casa o in box fatiscenti in giardino, senza mai uscire. Lavanna scrive a Mattarella che sono state compiute “numerose visite e verbali dei veterinari del sistema sanitario che prescrivevano ogni volta alla donna di ottemperare alle prescrizioni di legge”. Cosa mai avvenuta, al che il primo cittadino si è trovato costretto ad un primo sequestro di quattro cani nel maggio 2023, poi portati nel canile di Ca’ Lucio, a Urbino. Le cose però non sono migliorate: i pittbull rimasti, a fronte del trattamento quotidiano subito, avevano iniziato a dare segnali preoccupanti, tanto che uno di loro, a gennaio 2024, è riuscito ad uscire dall’abitazione e, senza alcun controllo, è arrivato ad uccidere un altro cane che stava passeggiando con il suo padrone per il paese.
“CANI DIFFICILI DA ADOTTARE, CI COSTERANNO FINO A 500 MILA EURO”
A seguito di questo episodio, il sindaco ha dovuto procedere al sequestro anche dei cani rimasti con la donna, portati in canile. Dopo la morte di alcuni, ne sono rimasti ad oggi nove, di 3-4 anni d’età, divisi tra i canili di Urbino, Fano e Pesaro e mantenuti dal Comune di Mercatino Conca.Anche se giovani, non sono cani facili da adottare, e “Vista l’aspettativa di vita di oltre 10 anni, rischiano di costarci mezzo milione di euro”, allarga le braccia Lavanna. “Si tratta di spese a fondo perduto, vanno tolte dal bilancio e da altri settori: nel 2024 e 2025 ci siamo riusciti, in futuro non so come faremo”.
“ASSUMERE UN OPERAIO CI COSTEREBBE MENO DEI CANI, MA ABBIAMO LE MANI LEGATE”
Del resto, Il bilancio di Mercatino è di circa 2 milioni di euro, spiega, quasi tutti bloccati tra costi fissi, spese per il personale, mutui: “Praticamente non c’è margine di manovra. Al punto che non ci sono soldi neanche per assumere un nuovo operaio”. Dei tre in organico- uno che guida gli scuolabus e due che si occupava di manutenzione stradali– uno è andato in pensione e non vi sono possibilità di assumerne un altro: “Ci costerebbe 32mila euro all’anno, il mantenimento dei cani costa molto di più”, puntualizza infine Lavanna. Che ancora attende una risposta da Roma o Ancona…
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