MANOVRA. SCONTRO IN MAGGIORANZA SUL CONTRIBUTO DELLE BANCHE
È scontro in maggioranza sul contributo delle banche in manovra. Nel Documento programmatico di bilancio spunta un intervento strutturale sugli istituti e le assicurazioni. Si parla di 11 miliardi nel triennio 2026-2028, con un versamento da circa 4,4 miliardi per ciascuno dei prossimi due anni. Forza Italia fa muro. “Non voteremo mai una tassa”, dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Ma Matteo Salvini rilancia: “Cinque miliardi sono doverosi. Le banche li metteranno con gioia a disposizione del Paese per aiutare famiglie e imprese in difficolta’”.
SALARI. AVS: “SONO VERA EMERGENZA, AGGANCIARLI A INFLAZIONE”
Adeguare i salari all’inflazione reale. E’ la proposta di Avs in vista della discussione della manovra. In conferenza stampa alla Camera il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni spiega che “quella dei salari è la vera emergenza” e chiede “una terapia shock”. Per Avs aumentare le retribuzioni è “una misura necessaria” visto che i salari sono “al palo da 30 anni”. Quella del governo invece “è una manovra di austerità che aumenta solo le spese militari”. Per Angelo Bonelli “il governo di destra si dimostra campione di iniquità, ha dimenticato le famiglie e fa la lotta alla povertà”.
IL PAPA ALLA FAO: “LA FAME COME ARMA DI GUERRA È UN CRIMINE”
Per gli ottant’anni della Fao e in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, papa Leone XIV e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno partecipato alla cerimonia inaugurale del Museo e rete per l’alimentazione e l’agricoltura. Alla kermesse, inaugurata dal direttore generale della Fao Qu Dongyu, ha partecipato anche la premier Giorgia Meloni. “L’uso della fame come arma di guerra è un crimine- ha ammonito il pontefice- chi patisce la fame non è un estraneo, ma è mio fratello”. Mattarella ha sottolineato che “è un triste paradosso che mentre crescono le conoscenze e le risorse, assistiamo a nuovi scenari di carestia e a un regresso del multilateralismo”.
EX ILVA. GOVERNO CONVOCA TAVOLO IL 28, OGGI È SCIOPERO
Sciopero di 24 ore in tutti i siti dell’ex Ilva. Braccia incrociate per richiamare l’attenzione sulla vertenza che riguarda più di 12 mila lavoratori, oltre a quelli dell’indotto. La mobilitazione di Fiom, Fim e Uilm è stata confermata, nonostante Palazzo Chigi abbia convocato un tavolo il 28 ottobre. Il segretario della Fiom, Michele De Palma, sottolinea che “oggi i lavoratori sono in sciopero per difendere il futuro dell’acciaio, l’occupazione e la transizione all’acciaio green”. Per i sindacati serve “una soluzione di gestione pubblica degli impianti”. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, esprime grande preoccupazione perchè l’impianto di Taranto, “rischia di chiudere”.
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