BOLOGNA – Rietichettano una parte della loro produzione, peraltro quasi sempre biologica, con la bandiera della Palestina, destinando ai gazawi gli incassi di tutte le vendite. Si tratta degli agricoltori “a fianco e per il popolo palestinese”, iniziativa a cura dell’Associazione Terra No Guerra a sostegno di Gaza. La campagna s’intitola “Re-labelling for rebelling” e stanno partecipando “centinaia di agricoltori” nel territorio: l’iniziativa è stata raccontata nei giorni scorsi in conferenza stampa in Comune a Bologna, dove al tavolo è stata attaccata una bandiera palestinese, con Stefania Minghini Azzarello, responsabile Assopace Palestina Bologna, Lucio Cavazzoni, presidente del Biodistretto dell’Appennino bolognese, e Zeid Nabulsi, apicoltore. Collaborano al progetto “Noi agricoltori per Gaza” il presidente del Mercato ritrovato, Giovanni Montanari, il fornaio Matteo Calzolari, di Monghidoro, mentre l’assessore all’Agricoltura Daniele Ara applaude Re-labelling così: “Il Comune di Bologna promuove la cultura della pace in ogni occasione e cibo e agricoltura sono occasione di dialogo, sviluppo e solidarietà. Alla rete di agricoltori Terra Non Guerra va un grande ringraziamento”.
Tutto il progetto è partito da Nabulsi, apicoltore siriano, che ha fatto progettare un’etichetta speciale per il suo miele in modo da “contraddistinguerlo non solo in quanto dono, ma in quanto vicinanza al popolo palestinese. Poi abbiamo pensato di estendere questa opportunità agli agricoltori e produttori a noi vicini: anche se il nostro cibo non potrà arrivare a Gaza”, esistendo solo il mercato nero, almeno “si trasformi in denaro per lenire questa sofferenza insopportabile”. Per far funzionare l’iniziativa sono state contattate tre realtà associative legate al mondo agricolo palestinese, compromesso oggi sia a Gaza sia in Cisgiordania: ci sono la stessa Assopace Italiana, italiana, con il suo progetto “un trattore per AT-Tuwani”, Acs ong, associazione di cooperazione e solidarietà a fianco degli agricoltori palestinesi da decenni, e la palestinese “Union of Agricultural Work Committees-Stop Gaza Starvation”, diretta da Fuad Abu Saif. A Bologna diversi prodotti con la bandiera palestinese (mieli, composte, pani, pomodoro e non solo) saranno esposti sabato 11 e sabato 18 ottobre al Mercato ritrovato, ancora una volta con l’incasso devoluto alle tre realtà associative individuate.
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