BOLOGNA – Il ticket del parcheggio di Vigevano è “falso”. Quello scontrino esibito da Andrea Sempio come prova di essere stato lontano da Garlasco la mattina del 13 agosto 2007, giorno in cui è stata uccisa Chiara Poggi, non avrebbe nessun valore. A dirlo è Fabrizio Gallo, legale di Massimo Lovati, ex avvocato di Andrea Sempio che gli ha ritirato l’incarico nei giorni scorsi. Ha detto Gallo: “Se continua a usare quello scontrino, va contro un muro: lo scontrino è falso”. Attraverso il suo avvocato Gallo, Lovati torna quindi a parlare dello scontrino, tema su cui si era espresso in modo scettico anche in precedenza, sostenendo che non era un alibi. “Oggi dice: “Secondo Lovati- dice oggi l’avvocato Gallo- se una persona è innocente non ha bisogno di correre per trovare un alibi. Per lui, lo scontrino rappresenta solo un indizio: se non si trova il riscontro esterno, come ad esempio una telecamera per fornire la prova della sua presenza, è carta straccia”. E sulla situazione di Sempio, Lovati pare che ora pensi che potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio. Un bel cambio di passo, rispetto a quando sosteneva che tutte le accuse fossero un castello montato e le ‘prove’ che l’accusa sosteneva di avere in mano non fossero altro che consulenze “di parte”.
COSA HA DETTO L’AVVOCATA TACCIA
“Lovati è un genio nel suo campo, ma ultimamente sembrava avere altre priorità, partecipando meno alle riunioni strategiche e dando più spazio a impegni televisivi. Questo ha minato la fiducia del cliente”, ha commentato Angela Taccia, che è tuttora legale di Sempio e fino a pochi giorni fa lavorava al caso insieme a Massimo Lovati. Scelta da cui, spiega, è stata totalmente fuori. “Revocare il mandato è stata una decisione sofferta, ma è il cliente che deve decidere e io non ho proferito parola su questo”, ha spiegato.
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