LADISPOLI – Coinvolto in una lite violente nei pressi di un bar della Capitale a Massimina un mese fa, si nascondeva sotto falso nome, armato e con una “riserva” di cocaina in un b&b sperduto nelle campagne. Aveva fornito i documenti di un parente e si era rifugiato con la sua compagna. Era irreperibile ormai da svariate settimane. Entrambi sono stati sorpresi e ammanettati dagli agenti del commissariato di via Vilnius, guidati dal dirigente, Fabio De Angelis. Quando i poliziotti hanno fatto irruzione nella stanza, ai loro occhi, insieme alla coppia, è balzato immediatamente un asciugamano piegato e posizionato sul davanzale della finestra, in modo innaturale, come per coprire qualcosa. E in effetti, dietro quello che apparentemente sarebbe potuto sembrare mero disordine, c’era una cavità ricavata dal muretto esterno in cui erano nascoste una pistola semiautomatica, con annesso caricatore rifornito, risultata peraltro rubata dieci anni fa, e oltre 600 grammi di cocaina, pronta per essere suddivisa in dosi da rivendere al dettaglio. Dai successivi approfondimenti è poi emerso che l’uomo si era registrato presso la struttura con una identità fasulla presumibilmente per sottrarsi alle indagini a seguito di quella violenta lite a cui aveva preso parte, avvenuta a fine settembre nel quartiere Massimina, i cui contorni sono tuttora oggetto di indagine. Il primo episodio era avvenuto venerdì 26 settembre. Una zuffa poi sfociata nel ferimento di un ragazzo di 24 anni, con precedenti per droga. Sporco di sangue il giovane all’arrivo delle volanti aveva ferite da arma da taglio a entrambi gli avambracci. Il secondo lì vicino con una segnalazione al 112 che indicava un uomo in fuga da un’auto in corsa che tentava di sparargli. Una volta sul posto i poliziotti hanno trovato un 44enne romano accoltellato al torace e alla schiena. trasportato d’urgenza dall’ambulanza all’ospedale San Camillo in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Ricostruita la dinamica dei fatti, per entrambi è scattato l’arresto per i reati di detenzione abusiva di armi, ricettazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. ACCUSE CONFERMATE Il gip, accogliendo la richiesta del pm, ha convalidato gli arresti e disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere. Detenzione illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i reati contestati. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |