ROMA – L’ala est della Casa Bianca cade a colpi di ruspa. E no, non è un film di Michael Bay: è l’era Trumpiana in tutta la sua portata simbolica. Il Presidente degli Stati Uniti ha deciso di demolire parte della residenza presidenziale per costruirci una sala da ballo come si deve. Con marmi, lampadari e abbastanza grande da contenere il suo ego fuori scala.
I lavori sono già iniziati. Le immagini hanno fatto il giro dei social, tra indignazione e incredulità. Joe Walsh, ex deputato repubblicano, ha parlato di “profanazione totale”, promettendo – testuale – di tornare con un bulldozer nel 2028 per radere al suolo “quell’abominio”. Su X è partita la solita sagra dei martelli virtuali: metà America inorridita, l’altra metà pronta a celebrare “la più bella sala da ballo del mondo”.Trump, dal canto suo, gongola su Truth Social: “È un progetto tanto necessario, senza alcun costo per i contribuenti americani! Finanziato da patrioti, grandi aziende e, soprattutto, da me”.
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Il piano, rivelato a luglio, parla di un investimento da 250 milioni di dollari per 8.300 metri quadrati capaci di ospitare fino a 650 persone. Vetri antiproiettile, finiture di lusso e possibilità di usarla per future inaugurazioni presidenziali. Trump l’ha presentata come un omaggio all’edificio (“È il mio posto preferito, lo adoro”), ma i bulldozer che strappano l’intonaco dell’ala est raccontano un’altra storia.
Il deputato democratico Mark Takano ha proposto una legge per vietare qualsiasi ristrutturazione alla Casa Bianca durante lo shutdown federale, che dura ormai da venti giorni. “Mentre il governo è fermo, lui costruisce una discoteca da 250 milioni”, ha ironizzato un commentatore su MSNBC.
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