ROMA – “Io non so chi ha messo quell’ordigno davanti alla mia casa ma se il tentativo era quello di zittire me e la mia squadra, ha sbagliato obiettivo”. Così Sigfrido Ranucci interviene dal palco della manifestazione “Viva la stampa libera!” organizzata dal Movimento 5 stelle insieme a tutti i collaboratori della trasmissione di Rai 3 ‘Report’. “Non so se era un obiettivo per le inchieste passate o per quelle future- sottolinea- Non può essere per un’inchiesta che ho fatto io che non ne faccio da tempo. E’ una inchiesta che hanno fatto loro (la squadra, ndr), hanno toccato centri di potere, vanno protetti anche loro da una scorta mediatica”.
I tentativi di delegittimare la libertà di stampa, poi, “vengono da tutti i vari governi, ciascuno ha pensato di delegittimare sempre un po’ di più le forze dell’ordine, la magistratura, la libera informazione”. Per questo aggiunge Ranucci”diffidate dei politici che scappano, che non rispondono alla stampa, che non si assumono le responsabilità. Di fronte a una squadra che si è sempre assunta la responsabilità anche mettendo a rischio la propria vita. Noi stiamo scivolando verso una delegittimazione della stampa, a provvedimenti di legge” che limitano la libertà di stampa e “questo vuol dire limitare la libertà di conoscere”.
“Il nostro è un Paese malato che noi possiamo permetterci dei politici che hanno fatto spiare giornalisti per poi eleggerli in Europa o candidarli a presidenti di Regione. Abbiamo il record europeo di giornalisti minacciati e il record mondiale di politici che denunciano i giornalisti. Vi chiedo di difendere il vostro diritto a essere informati- conclude il giornalista- La libertà di stampa significa poter informare correttamente le persone e lottare per consegnare alle future generazioni un mondo migliore”.
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