ROMA – Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (CNPI), in collaborazione con la Fondazione Opificium, partecipa al SAIE Bari, la fiera di riferimento per il settore delle costruzioni, con una tavola rotonda su “Il Conto Termico 3.0 come motore della transizione: dall’efficienza degli edifici al recupero energetico per la riconversione delle aree portuali”.L’evento, in programma domani 23 ottobre, dalle ore 10:30 alle 13.30 (Sala 6 del Centro Congressi) presso la Fiera del Levante, intende favorire un confronto tra i partecipanti su come il Conto Termico – il programma di incentivi in Italia, gestito dal GSE, che promuove l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili, offrendo fino al 65% di copertura delle spese sostenute – possa diventare il collante di una strategia integrata di decarbonizzazione.
Il nuovo decreto, molto atteso dagli enti locali, introduce diverse novità per il 2025. Il provvedimento, infatti, aggiorna e potenzia il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni, finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia rinnovabili e viene previsto un limite di spesa annua di 900 milioni, di cui 400 destinati alle Pubbliche Amministrazioni e 500 per i privati. Semplificato, inoltre, l’accesso al meccanismo, ampliata la platea dei beneficiari, aggiornate le tipologie di interventi agevolabili e le spese ammesse, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dei prezzi di mercato.
“Il Conto Termico 3.0 è certamente uno strumento chiave per la decarbonizzazione e il risparmio energetico del sistema Paese, che ha sempre più bisogno di sostenere interventi di efficienza energetica. I Periti Industriali sono pronti a supportare imprese, cittadini e amministrazioni con le loro competenze e una presenza capillare sul territorio a promuovere questo meccanismo di incentivazione” ha dichiarato il Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, Giovanni Esposito. “Per questo motivo – ha continuato – abbiamo deciso di organizzare un convegno su questo tema, di strettissima attualità e di grande interesse per professionisti del settore, Pa, enti locali e soggetti privati, in un contesto prestigioso che è il SAIE di Bari che rappresenta la più grande community di imprese, professionisti e associazioni del settore delle costruzioni. Dall’efficientamento del patrimonio edilizio, al recupero energetico nei processi di trattamento delle acque, fino alla produzione di idrogeno e alla riconversione sostenibile delle aree portuali, l’evento proverà a delineare un percorso unitario di innovazione e sviluppo sostenibile dei territori. Proprio la riqualificazione energetica dei porti – spiega il Presidente – “è tra le sfide più importanti da affrontare per il Paese per rendere questi snodi infrastrutturali più sostenibili, competitivi e resilienti. Diventa sempre più strategico saper gestire fonti all’avanguardia come l’idrogeno. Le recenti evoluzioni internazionali – con l’Europa destinata a rinunciare al gas russo nei prossimi anni – impongono all’Italia di puntare sull’autonomia energetica, investendo in ricerca, tecnologie e competenze”.
Il convegno organizzato dal CNPI sarà moderato da Giuseppe Rinaldi, senior advisor di Ancitel Energia e Ambiente, che guiderà il confronto tra istituzioni, ordini professionali e rappresentanti del mondo produttivo. La mattinata si aprirà con i saluti istituzionali di Antonio Bozzo, presidente della Commissione Cura del Territorio del Comune di Bari, di Maria Franca Spagnoletti, presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Bari, e di Giovanni Esposito, presidente del CNPI. A seguire la tavola rotonda che vedrà la partecipazione di Francesco Burrelli, presidente di ANACI; Claudio G. Ferrari, presidente di Federesco; Alessandro Ponti, amministratore delegato di Harley&Dikkinson: Giuliano Salberini, dirigente dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’Università e della Ricerca; Pietro Francesco De Lotto, presidente della Commissione consultiva per le trasformazioni industriali del Comitato Economico e Sociale Europeo; e Amos Giardino, vicepresidente vicario del CNPI.
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