Di Roberto Antonini e Maria Carmela Fiumanò
ROMA – “Ho immediatamente accolto l’invito a riferire sul gravissimo attentato posto in essere nei confronti del giornalista Sigfrido Ranucci lo scorso 16 ottobre. Prima di entrare nel merito di quanto avvenuto, consentitemi di esprimere, anche in questa sede, la piena solidarietà, mia e di tutto il Governo, a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia. Ribadisco la ferma condanna per l’atto vigliacco e criminale che ha subito e che rappresenta un attacco non solo alla persona, ma alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante l’informativa urgente in Aula alla Camera.
“NESSUNA RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO”
Il ministro ha respinto le accuse di chi, nelle scorse ore, aveva collegato l’episodio a un presunto clima di ostilità verso la stampa:
“Il maggior numero di episodi si è verificato quando non era in carica questo Governo, mentre nell’attuale legislatura si è registrato un calo. Sono dati che sottolineo esclusivamente per evidenziare la strumentalità delle polemiche ascoltate in questi giorni contro il Governo”.
Piantedosi ha inoltre richiamato i dati raccolti dal Viminale:
“Il quinquennio 2020-2024 ha registrato 718 episodi di minacce ai giornalisti, con una media di circa 143 all’anno. Il picco nel 2021 con 232 eventi, il dato più basso nel 2023 con 98 episodi. Nei primi sei mesi del 2025 sono state registrate 81 segnalazioni”.
“IMPEGNO MASSIMO PER LA SICUREZZA DEI GIORNALISTI”
Piantedosi ha ribadito che la tutela degli operatori dell’informazione resta “una priorità assoluta” per il Viminale:
“Il quadro informativo mostra come l’attenzione del Governo alla sicurezza dei giornalisti sia massima. Pertanto, chi utilizza questo grave atto intimidatorio per adombrare una qualche responsabilità del Governo offende la verità e le istituzioni, con scarso senso dello Stato”.
“LA LIBERTÀ DI STAMPA È DI VITALE IMPORTANZA”
Il ministro ha poi richiamato l’importanza del ruolo dell’informazione in una democrazia:
“La libertà di stampa è di vitale importanza per la democrazia e la sua difesa richiede, oltre ad azioni concrete come quelle poste in essere da Forze di polizia e Autorità giudiziaria, l’impegno assiduo da parte delle istituzioni e della società civile. Sarebbe auspicabile che il tema della tutela della libertà di stampa non scadesse a strumento di grossolana propaganda partitica”.
“Garantire ai cittadini il più ampio accesso alle informazioni – ha aggiunto – anche in un’aspra dialettica culturale, non può essere mai una questione divisiva, ma deve unire e richiamare tutti a un maggiore e più profondo senso di responsabilità, perché anche dalla libertà di informazione dipende la tutela dei diritti fondamentali e la qualità della nostra democrazia”.
“RANUCCI HA TENUTO UN COMPORTAMENTO EQUILIBRATO”
In chiusura, Piantedosi ha sottolineato la condotta del giornalista di Report dopo l’attentato:
“Segnalo che lo stesso Sigfrido Ranucci ha tenuto un comportamento di grande responsabilità e ha fatto dichiarazioni estremamente equilibrate, lontane da ogni ricostruzione dietrologica”.
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