NAPOLI – In un mondo che cambia a velocità vertiginosa, anche la pediatria è chiamata a reinventarsi. È da questo che nasce ‘Essere pediatri in un mondo che cambia’, titolo del XXXVII Congresso nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) che si apre domani a Napoli. Fino a domenica 26 ottobre, presso l’hotel Royal Continental del capoluogo partenopeo si riuniscono 300 partecipanti e oltre 100 relatori per fare il punto sulle principali tematiche che riguardano la salute e il futuro dei bambini. Alle 14 di giovedì 23 si comincia parlando di Otalgia: i partecipanti alla sessione si soffermeranno sulle raccomandazioni sulla gestione di otodinia e di otalgia per inquadrare le principali manifestazioni cliniche otologiche come otiti esterne e otiti medie e saranno formati sulle procedure diagnostiche e sulla terapia di queste patologie in età pediatrica. ‘Pronto dottore? Mio figlio sta male’ è il titolo della seconda sessione che animerà la giornata inaugurale del congresso Sipps. Il telefono, croce e delizia per pediatri, genitori e caregiver, rappresenta ancora il sistema di contatto più usato dalla famiglia per consultare il pediatra. Una segreteria può sopperire alla richiesta esplicita di un appuntamento, ma il più delle volte lo scopo del genitore è quello di poter consultare direttamente il pediatra per ottenere un giudizio sulla salute del proprio figlio, che può esitare in visita urgente, visita differita o consigli telefonici, tre decisioni diverse alla fine di un percorso decisionale che è un vero e proprio triage.
IL NODO DELLE VARIABILI SOGGETTIVE
Ci possono essere variabili soggettive che intervengono nella scelta, legate all’esperienza del professionista, all’angoscia del genitore, anche al contesto organizzativo. Per il professionista, può sicuramente essere di aiuto avere a disposizione un algoritmo decisionale, ovvero protocolli di triage, come riferimento da assimilare o da tenere sulla scrivania. I protocolli diventano fondamentali non solo per praticare scelte coerenti di fronte ai disturbi del bambino, ma in particolare quando si partecipa alle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), dove le risposte all’utenza devono essere armonizzate da parte dei componenti del gruppo. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, riflettori accesi sull’alimentazione, con la sessione dal titolo ‘Mini gourmet: crescere sano a piccoli morsi!’. Nei primi 1000 giorni di vita, l’alimentazione è in grado di influenzare fortemente lo sviluppo di un buon stato di salute del bimbo fino all’età adulta. Avere sane abitudini alimentari sin dalla prima infanzia è essenziale per sviluppare corretti pattern metabolici, per gli effetti a lungo termine dei primi mille giorni di vita. Le informazioni sulla corretta alimentazione devono essere fornite da esperti del settore, in particolare, per i bambini, dai pediatri e dai dietisti che hanno una specifica formazione professionale.
IL LATTE UMANO, L’ALIMENTO IDEALE PER NUTRIRE UN LATTANTE
L’alimento ideale per nutrire un lattante è il latte umano, ma nei rari casi di impossibilità ad assumere latte materno, o di minore disponibilità, il pediatra deve saper consigliare un’alternativa, a seconda delle necessità del lattante. Dopo i sei mesi di età, inoltre, si hanno moltissime informazioni che propongono modalità di alimentazione complementare che prendono in considerazione solo gli aspetti nutrizionali o solo quelli relazionali, creando una frattura fra i due bracci dell’alimentazione con risultati negativi per il bambino sia a breve che a lungo termine. Infine, spesso non si conoscono neanche le nozioni di base dell’alimentazione dopo l’anno di vita. Il corso ha lo scopo di formare i pediatri sull’alimentazione nei primi tre anni di età, sia dal punto di vista teorico che pratico, traducendo i fabbisogni nutrizionali del bambino in alimenti e porzioni corrette. Da sempre attenta alle relazioni tra genitori e figli, la Sipps dedica parte del proprio Congresso a questa delicata tematica. Lo fa nella sessione ‘I miei ragazzi non li capisco più: qualcosa non torna’. Spesso ci si trova coinvolti in conversazioni e richieste di comprensione di fenomeni e processi al limite tra malessere e patologia. Genitori, insegnanti e colleghi si presentano con richieste del tipo: ‘Ma è una malattia o è solo un disagio adolescenziale?’, ‘Siamo ancora in tempo o c’è bisogno di un farmaco?’.
IL RUOLO DEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE
Cosi spesso si presenta il bisogno emergente in ambito neuropsichiatrico infantile, purtroppo ancora gravemente condizionato dallo stigma della malattia psichiatrica, che accede ai servizi quando il bisogno è diventano immediato e urgente rispetto al rischio di vita. I servizi di salute mentale stanno attualmente attraversando un profondo cambiamento sistemico e organizzativo, basato sul coinvolgimento delle risorse del contesto ambientale, con un approccio definito coproduzione. La coproduzione differisce da altri tipi di coinvolgimento osservati in letteratura, in quanto rappresenta un coinvolgimento trasparente, equo e sincero tra tutte le parti interessate, che valorizza ogni persona allo stesso modo, indipendentemente dalle esperienze o da altre differenze categoriali, si contrappone quindi al sistema gerarchico in base al quale alcune esperienze sono più credibili di altre. Ne deriva lo sviluppo di modelli di inquadramento diagnostico e di programmi terapeutici di dimostrata efficacia per la gestione delle acuzie in infanzia e adolescenza, basati sulla famiglia e il contesto.
ORE 18, INAUGURAZIONE DEL CONGRESSO
Alle 18 si terrà l’inaugurazione del Congresso. Dopo il saluto dei rappresentanti delle istituzioni è previsto un momento che si preannuncia davvero estremamente emozionante: una delle letture magistrali, quella dal titolo ‘Essere pediatri in un mondo che cambia’, sarà infatti dedicata al professor Vito Leonardo Miniello, scomparso a luglio del 2024. Il figlio Andrea ritirerà una targa in memoria del padre, una delle colonne della Sipps. Quattro le sessioni che animeranno la seconda giornata di lavori congressuali. Nella prima, dal titolo ‘Infettivologia: back to the future’, si parlerà di ‘Multiformi aspetti delle infezioni da SBEA’, ‘Vaiolo delle scimmie’, ‘Uso degli Antibiotici nelle Infezioni respiratorie nell’età evolutiva’ e ‘Inborn Errors of Immunity (IEI) e vulnerabilità a specifiche infezioni’. ‘Traguardi della prevenzione’ è il titolo della seconda sessione, durante la quale i pediatri discuteranno di ‘Profilassi dell’infezione da RSV: cosa è cambiato dopo un anno’, ‘Recupero vaccinale del Meningococco B è una mia responsabilità. Dalla teoria alla pratica’, HPV, il vaccino che salva vite: le sfide della copertura’, ‘Vaccinazione antinfluenzale: i vantaggi del vaccino e l’organizzazione nell’ambito della pediatria di famiglia’ e, infine, ‘Basi biologiche dei primi 1000 giorni. Quello che il pediatra deve sapere per la programmazione della salute’. Al centro della terza sessione la ‘Consensus on extra-skeletal actions of vitamin D in pediatric age’, durante la quale gli esperti faranno il punto sulle possibili indicazioni della vitamina D in diverse patologie, ‘Asma bronchiale’, ‘Infezioni respiratorie ed altre malattie infettive’, ‘Malattie autoimmuni’ e ‘Obesità e metabolismo’. La quarta sessione, infine, si intitola ‘Adolescenza e transizione in Italia e all’estero’ e si svilupperà in due interventi: ‘Nell’adolescente con patologia cronica’ e ‘Nell’adolescente sano’.
LE SESSIONI PREVISTE PER IL 25 OTTOBRE
Quattro le sessioni che animeranno anche sabato 25 ottobre, terza giornata del XXXVII Congresso nazionale della Sipps. Si comincia con quella dal titolo ‘Pediatria Preventiva e Sociale’, su diverse tematiche: ‘Terapia sintomatica della febbre e del dolore nelle diverse patologie’, ‘È possibile fare prevenzione per il bambino che si ammala spesso?’, ‘La gestione e il trattamento dell’enuresi notturna’, ‘Il bimbo ex pretermine: la ricerca continua per aiutarlo meglio’ e ‘Ansia in età evolutiva: dalla Neurobiologia alla Clinica’. A caratterizzare la sesta sessione del convegno, intitolata ‘Pocket book of primary health care for children and adolescents’, saranno una lettura magistrale, con lo stesso titolo, e le relazioni ‘Traduzione del Pocket Book in italiano: una overview’ e ‘Cosa c’è di nuovo, cosa c’è di diverso: Bilanci di salute e Vaccinazioni’. La Consensus intersocietaria ‘Il bambino e l’adolescente che praticano sport’ trova spazio nella settima sessione congressuale, a cui faranno seguito interventi su ‘La gestione della febbre e del dolore’, ‘Il bambino con ritardo psicomotorio’, ‘L’interpretazione dell’emocromo e le più comuni patologie ematologiche nell’ambulatorio del pediatra’ e ‘La nuova Guida di Ortopedia per il pediatra’. In chiusura si terrà la proclamazione dei vincitori e consegna dei Premi Sipps ‘Vito Leonardo Miniello’.
DOMENICA 26 OTTOBRE ULTIMA GIORNATA DEL COGRESSO
Domenica 26 ottobre si concluderà l’edizione numero 37 del Congresso targato Sipps. Quattro le relazioni che caratterizzeranno la nona sessione ‘Pediatria Preventiva e Sociale’: ‘Io mangio il cioccolato: allergia al cacao e dintorni’, ‘Intolleranza all’esercizio fisico: un segno dinamico da approfondire?’, ‘Il pediatra nella terapia della APLV: la Milk Ladder’ e ‘Il pediatra nella gestione delle congiuntiviti allergiche’. Nel pomeriggio, invece, spazio alla decima e ultima sessione, dal titolo ‘Le guerre dei grandi ricadono sui bambini’, con la Sipps che si dimostra ancora una volta estremamente sensibile ai conflitti che stanno insanguinando Ucraina e Medio Oriente e in cui moltissimi bambini hanno vissuto i drammi della guerra o hanno perso la vita. Gli esperti che interverranno a Napoli parleranno di ‘La carta dei diritti dei bambini’, ‘I bambini e la malnutrizione in aree di guerra: esiti a breve e lungo termine’, ‘Traumi fisici e psichici dei bambini in aree di guerra’, ‘Effetti epigenetici dello stress da guerra sui bambini e sulle generazioni future’. ‘La novità che caratterizza il nostro congresso- spiega all’agenzia Dire il presidente Sipps, Giuseppe Di Mauro- è che quest’anno abbiamo deciso di unire i due grandi eventi Sipps, ovvero ‘Napule è….Pediatria preventiva e sociale’ e il 37esimo Congresso nazionale. Una formula che probabilmente proporremo anche nei prossimi anni’.
DI MAURO: PEDIATRA DI 30-40 ANNI FA NON PUÒ ESSERE LO STESSO DI OGGI
Emblematico il titolo di quest’anno, ‘Essere pediatri oggi in un mondo che cambia’. ‘Il pediatra di 30-40 anni fa- sottolinea Di Mauro- non può essere lo stesso pediatra di oggi. Oggi, ovviamente, il pediatra si occupa della cura dei bambini, ha un rapporto stretto con la famiglia, ma deve concentrarsi sulla prevenzione e sul sociale. Le mamme vogliono essere seguite, vogliono le nostre raccomandazioni, i nostri suggerimenti per il bene dei propri figli. Io, d’altro canto, ricevo nel mio studio un bambino sano e lo voglio mantenere sano il più possibile: voglio infatti un adolescente sano, un adulto sano, un anziano sano, con una vita lunga e con meno patologie possibili’. A questi risultati, però, si arriva attraverso un lungo percorso. ‘Noi- ricorda Di Mauro- abbiamo lanciato i famosi ‘1000 giorni’, che vanno dalla gravidanza ai primi due anni di vita del bambino. Oggi, però, tutto questo non è più sufficiente: dobbiamo infatti lavorare da prima che avvenga la fecondazione, dobbiamo lavorare su tutti gli adolescenti in età fertile. Il nostro impegno, nei loro confronti, deve essere mirato al contrasto delle sostanze, del fumo, dell’alcol e delle dipendenze digitali: noi pediatri dobbiamo agire sugli adolescenti, proprio perché sono loro i futuri genitori. La prevenzione primaria, dunque, parte davvero da molto lontano’.
LA GRENDE RESPONSABILITÀ CHE HA IL PEDIATRA
‘In questo mondo che cambia- prosegue il numero uno della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale- il pediatra ha una grande responsabilità, che non è solo quella della cura del bambino e delle sue patologie, ma è proprio quella che abbraccia il suo futuro e che considera il benessere psicofisico delle nuove generazioni, in una visione più ampia e moderna, in quella che è una vera e propria prevenzione primaria’. ‘Il pediatra cura e deve curare sempre meglio i propri piccoli pazienti- conclude Giuseppe Di Mauro- ma proprio grazie alla prevenzione primaria è la figura che non fa ammalare i bimbi: non è certamente un compito semplice ma è la mission preventiva e sociale della Sipps, è ciò che ci chiede oggi la società, è quello che ci chiedono oggi le famiglie, è quello che oggi dobbiamo fare per cambiare davvero in meglio il mondo, in particolare il mondo dei più piccoli per assicurare loro un domani più sano’.Foto copertina da sito https://www.sipps.it/presentazione-societa/
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