(Adnkronos) – “Le indagini, che sono state rapide ed efficaci, non sono finite, si stanno verificando ulteriori eventuali altre responsabilità anche attraverso le telecamere”. Lo ha detto il procuratore capo di Rieti Paolo Auriemma, intervenendo in conferenza stampa con accanto il pm Lorenzo Francia e il questore Pasquale Fiocco in relazione ai tre ultras fermati per l’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket in cui è morto l’autista Raffaele Marianella.
“I gravi indizi di colpevolezza evidenziati dal gip nell’ordinanza di convalida risiedono nella pluralità di testimonianze riscontrate dalle intercettazioni ambientali in questura”, ha aggiunto. “Saranno sentite altre persone e riascolteremo i testimoni già ascoltati, ma ad oggi non abbiamo elementi per ritenere che ci siano altre persone direttamente coinvolte”, ha sottolineato Auriemma.
“Da quanto ci ha già comunicato in via preliminare il medico legale, l’autista Raffaele Marianella è morto per le ferite provocate dalla pietra che ha raggiunto la vittima in zona alto toracica. La morte è una diretta conseguenza della pietra lanciata”, ha detto il procuratore capo di Rieti.
“Una persona sola ha lanciato il sasso letale ma noi contestiamo il concorso in omicidio perché gli altri fermati hanno avuto un comportamento attivo – ha spiegato Auriemma – Contestiamo come aggravante quella dei futili motivi, riconosciuta anche dal gip”.
“Questa vicenda non ha a che fare con ambienti politici, il vissuto dei singoli indagati non interessa alle indagini. Non leghiamo questa vicenda alla politica”, ha detto ancora il procuratore capo di Rieti.
Ieri il gip di Rieti ha convalidato il fermo e ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere per i tre, Alessandro Barberini, Kevin Pellecchia e Manuel Fortuna, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.


