NAPOLI – “Le Nazioni Unite sono più di un’istituzione. Sono una promessa vivente che attraversa i confini, unisce i continenti, ispira le generazioni. Per ottant’anni abbiamo lavorato per forgiare la pace, combattere la povertà e la fame, promuovere i diritti umani e costruire un mondo più sostenibile. Insieme. Guardando al futuro, ci troviamo ad affrontare sfide di enorme portata: conflitti in aumento, caos climatico, tecnologie fuori controllo e minacce al tessuto stesso della nostra istituzione. Questo non è il momento della timidezza o della ritirata. Ora, più che mai, il mondo deve impegnarsi nuovamente a risolvere problemi che nessuna nazione può risolvere da sola. In questa Giornata delle Nazioni Unite uniamoci e realizziamo la straordinaria promessa delle vostre Nazioni Unite. Mostriamo al mondo cosa è possibile quando “noi popoli” scegliamo di agire come uno solo”. Queste le parole di António Guterres, segretario generale dell’Onu, in vista dell’80esimo anniversario dell’istituzione che si celebra oggi, 24 ottobre 2025. L’organizzazione nasce nel 1945 a seguito della distruzione seguita alla Seconda Guerra Mondiale e lo fece con lo scopo dichiarato di prevenire, in futuro, altrettanto sanguinosi conflitti mondiali. In aprile furono 50 i governi che si riunirono a San Francisco e iniziarono la redazione dello Statuto, adottandolo il 25 giugno e ratificandolo proprio il 24 ottobre del 1945. La protezione dei diritti umani, la salvaguardia della pace e della sicurezza, l’assistenza a paesi in condizione di svantaggio e la promozione di uno sviluppo equo e sostenibile sono, sin dall’inizio, gli obiettivi delle Nazioni Unite.
LA MOSTRA ‘SHARED LIVES, SHARED FUTURE – UNITI NELLA VITA, UNITI NEL FUTURO’
In occasione dell’anniversario degli 80 anni, poi, Guterres ha inaugurato nei giorni scorsi, insieme agli ambasciatori di Italia, Slovenia e Svizzera, al Palazzo di Vetro la mostra ‘Shared Lives, Shared Future – Uniti nella vita, uniti nel futuro’, organizzata dalle Nazioni Unite con il sostegno dell’Italia nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni dall’ingresso del nostro Paese nell’Organizzazione. La mostra si compone di una galleria di oltre 200 immagini provenienti dai 193 Stati membri che illustrano l’impatto sulla vita delle persone dell’attività onusiana nei vari ambiti della pace e della sicurezza, dello sviluppo sostenibile, dei diritti umani, del commercio internazionale e della tutela ambientale. Tra i 24 pannelli in esposizione vi è anche la storia di Luca, studente ritratto dinanzi alla Cattedrale di Palermo, che richiama il ruolo dell’Unesco nella protezione del patrimonio culturale ed immateriale e il primato dell’Italia per siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’organizzazione. Nel suo intervento, Guterres ha ringraziato i tre Paesi promotori e ha ricordato che “nessuna nazione può risolvere da sola guerre, disuguaglianze, tecnologie fuori controllo e un pianeta in fiamme”. Il Rappresentante permanente italiano Maurizio Massari è intervenuto dopo il segretario generale. “Non c’è modo migliore – ha detto – per festeggiare questi due importanti anniversari che attraverso i volti e le storie ritratti nell’esposizione di coloro che, in tutto il mondo e nei più diversi settori, beneficiano quotidianamente dell’attività dell’Onu”.
MASSARI: OSPITIAMO IN ITALIA IL TERZO POLO DELLE NAZIONI UNITE
Richiamando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle celebrazioni, il 16 ottobre, degli ottant’anni della Fao a Roma sull’importanza del multilateralismo quale “unico paradigma in grado di dare risposte ai bisogni globali”, Massari ha sottolineato alcuni aspetti dell’impegno italiano nel sistema onusiano: “Ospitiamo in Italia il terzo polo delle Nazioni Unite dopo New York e Ginevra, siamo i settimi contributori al bilancio regolare e a quello delle operazioni di pace, il primo fornitore di truppe tra i Paesi occidentali alle operazioni di peacekeeping e, nel 2024, siamo entrati tra i primi 10 Paesi per quanto riguarda i contributi obbligatori e volontari all’Onu”. L’Italia, che appunto celebra quest’anno i 70 anni dalla sua adesione alla Carta delle Nazioni Unite, entrò a far parte dell’organizzazione il 14 dicembre 1955 con il voto unanime del Consiglio di sicurezza e dell’Assemblea generale, dopo dieci anni di anticamera, con l’Urss aveva ritirato il veto opposto fino a quel momento. Il risultato fu raggiunto dopo dieci anni di negoziati e cinque no sovietici (21 agosto e 1 ottobre 1947, 10 aprile 1948, 13 settembre 1949 e 6 febbraio 1952) e dopo che nel 1945 a Roma fu rifiutata la possibilità di partecipare come osservatore alla Conferenza di San Francisco (24 aprile-26 giugno) che avrebbe elaborato lo statuto della nuova organizzazione mondiale.
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