| ROMA – Lo avevano fatto capire, neanche troppo velatamente, sia il ministro alle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini che il suo vice Edoardo Rixi: anche senza l’ok del Senato si va avanti, senza più indugi. Detto, fatto. Dopo l’ennesimo rinvio della discussione per l’approvazione delle nomine degli undici presidenti delle Adsp, con l’ottava commissione del Senato, presieduta dall’azzurro Claudio Fazzone sconvocata, il ministro Salvini ha deciso ieri pomeriggio di firmare i decreti di nomina dei primi tre nuovi presidenti, completando così un passaggio istituzionale fondamentale per la governance dei rispettivi scali marittimi: si tratta di Francesco Mastro presidente AdSP del Mare Adriatico meridionale (porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli), Francesco Rizzo presidente AdSP dello Stretto (porti di Messina, Milazzo, Tremestieri, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Saline) e Bruno Pisano presidente AdSP del Mar Ligure orientale (porti della Spezia e Marina di Carrara). «Con queste nomine, il MIT conferma l’attenzione verso il rafforzamento strutturale del sistema portuale italiano, fulcro della logistica, dell’interscambio marittimo e della competitività internazionale del nostro Paese – hanno spiegato dal Mit – le tre Autorità di Sistema Portuale potranno ora proseguire con piena legittimità nel mandato quadriennale, definendo indirizzi strategici e implementando i piani operativi nei rispettivi ambiti territoriali, grazie a una governance stabile e rinnovata. Il Ministero e il Governo ribadiscono l’impegno a garantire che tutti gli enti portuali del Paese possano operare al meglio, per evitare paralisi amministrative e favorire la massima efficienza del settore». Insomma, il Ministro ha deciso di prendere in mano la situazione: tre nomine a settimana, in ordine cronologico in base ai decreti di commissariamento. Per l’ingegner Latrofa, attuale commissario straordinario dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale, la nomina dovrebbe avvenire tra due settimane. «C’è un incaglio politico in Parlamento da mesi – ha concluso Salvini – in una commissione presieduta da un collega di maggioranza, non della Lega e non di Fratelli d’Italia, quindi ho fatto quello che è potere e dovere del ministro fare e ogni settimana farò tre nomine, così almeno diamo ai porti italiani l’efficienza e l’efficacia che si meritano». |