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Roma

Venezi alla Fenice, i sindacati chiedono anche le dimissioni del Sovrintendente Colabianchi


ROMA – Dopo settimane di tensioni, è arrivato lo strappo. I sindacati del teatro La Fenice, ieri, in una nota, hanno chiesto le dimissioni del Sovrintendente Nicola Colabianchi. La nomina di Beatrice Venezi alla guida del teatro, avvenuta alla fine di settembre, ha rappresentato un punto di non ritorno. Nonostante tutte le polemiche e la crescenti proteste di lavoratori e orchestrali, che hanno fin da subito chiesto la revoca dell’incarico per la violinista (per la mancata trasparenza e una scelta giudicata sbagliata), non ci sono stati passi indietro. E ora la testa che viene chiesta dai sindacati non è più solo quella di Beatrice Venezi ma anche quella di Colabianchi, accusato di aver “rotto in modo irreparabile il rapporto di fiducia con le lavoratrici e i lavoratori del Teatro”.

I sindacati, nella nota, spiegano: “Le ragioni della nostra richiesta sono chiare e documentate”. Da un lato, la “nomina del Direttore Musicale, avvenuta senza trasparenza né condivisione con la comunità artistica e professionale del Teatro”. Dall’altro la “assenza di dialogo reale con le rappresentanze sindacali, in violazione del principio di corrette relazioni industriali”. Infine, segnalano una “mancanza di reale interesse nel porre rimedio alla situazione in essere: l’ultimo incontro con il Sovrintendente risale al giorno 8 ottobre poi silenzio”.

Lo scorso venerdì 17 ottobre i lavoratori del teatro sono scesi in piazza per una manifestazione di protesta, un concerto-assemblea: i sindacati ricordano che c’erano “oltre 2000 persone in piazza, la partecipazione di Orchestra, Coro e tutte le maestranze e la solidarietà di tutte le realtà musicali e culturali italiane” e affermato che questo “ha dimostrato che la Fenice non accetta di essere guidata senza rispetto, senza ascolto e senza visione”. Ora, vista l’assenza di mosse da parte dei vertici, i sindacati non vogliono più aspettare: “La direzione intrapresa dal Sovrintendente Colabianchi è incompatibile con i valori, la storia e il prestigio di questo Teatro. Per questo, contestualmente alla richiesta di revoca della nomina del direttore musicale, chiediamo con forza le dimissioni del Sovrintendente”.

Il comunicato si conclude così: “Chiediamo alle istituzioni competenti – Comune di Venezia, Regione Veneto, Ministero della Cultura – di intervenire con responsabilità e urgenza, nell’interesse del Teatro e della sua collettività. La mobilitazione non si fermerà fino a quando non verrà ristabilito un clima di rispetto, trasparenza e partecipazione all’altezza della Fenice”.
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