ROMA – Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso oggi “di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento”. L’inflazione, spiega la Bce in una nota, “resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata. L’economia ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale. Il vigore del mercato del lavoro, la solidità dei bilanci del settore privato e le passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo rimangono fattori importanti alla base della capacità di tenuta dell’economia. Tuttavia le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi.
TASSI DI INTERESSE DI RIFERIMENTO DELLA BCE
I tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimarranno invariati al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%, rispettivamente.
LAGARDE: DIRETTIVO LASCIA INVARIATI TASSI D’INTERESSE IN EUROPA
La Bce lascia invariati i tassi d’interesse nell’area euro. È quanto annuncia la presidente della banca centrale europea, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo dell’istituto a Firenze. In sostanza i tre tassi chiave non cambieranno, in particolare quello sui depositi resta al 2%, come da attese. “L’inflazione resta vicina al nostro target del 2% nel medio, lungo termine- aggiunge Lagarde- e secondo le nostre stime le previsioni dell’inflazione restano in larga parte invariate. L’economia ha continuato a crescere, malgrado lo sfidante ambiente globale. Il robusto mercato del lavoro” del settore privato bilancia la situazione.
LAGARDE: IA SPINGE CRESCITA, MA RESTA INCERTEZZA PER DAZI ALTI
La decisione di oggi del Consiglio direttivo della Bce di lasciare invariati i tassi d’interesse nell’area euro è frutto di una valutazione che tiene conto dell’andamento dell’economia europea e i rischi nel medio termine. A spiegarlo è la stessa presidente dell’istituto con sede a Francoforte, Christine Lagarde, durante una conferenza stampa a Firenze. “L’economia europea è cresciuta dello 0,2% nel terzo trimestre dell’anno, secondo le stime preliminari di Eurostat- ricorda la governatrice- il settore dei servizi ha continuato a crescere”, spinto da una forte dinamica del turismo e in particolare dell’incremento del digitale. In particolare, precisa Lagarde, “le aziende hanno accelerato gli sforzi” per la modernizzazione delle loro infrastrutture IT e hanno integrato meglio l’intelligenza artificiale nei loro processi produttivi. D’altro canto, riconosce la presidente della Bce, “i dazi più alti hanno accresciuto l’incertezza economica ed è probabile che questo prosegua nel breve periodo”. A fronte di questo, tuttavia, il tasso di disoccupazione riportata a settembre, pari al 6,3%, “si mantiene vicino al minimo storico, anche se la domanda di lavoro si è raffreddata” negli ultimi tempi.
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