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A 50 anni dalla morte di Pasolini c’è un mistero sulla torre di Chia: era casa sua o no?


ROMA – Appoggiata su un fiume e abbracciata agli alberi. Si snoda tra corridoi di vetro e pareti rocciose, ai piedi della torre medievale, che a camminarci dentro, in quegli spazi nebulosi ricolmi di ombre, la sensazione è di essere sospesi nel verde dell’altopiano etrusco. È la casa di Pierpaolo Pasolini a Chia, nel comune di Soriano nel Cimino, nel viterbese, il grande sogno e forse l’ultimo dello scrittore che dopo aver girato alcune scene del Vangelo secondo Matteo in quella terra, se ne innamorò perdutamente e riuscì a comprare terreno e ruderi dopo anni, nel 1970. La casa, come lui la pensò e costruì, è stata acquistata dall’attore Gabriele Gallinari nel 2021, dagli eredi dello scrittore. Il diritto di prelazione da parte delle Istituzioni non è stato esercitato e l’attore dopo una grande ristrutturazione continua, come annunciato, a rendere visitabile la dimora: “Pasolini è qui” aveva risposto alla Dire intervistato al tempo.

L’UDIENZA È MARTEDÌ 4 NOVEMBRE

Con il nuovo proprietario però arriva anche un inatteso contenzioso giudiziario legato agli usi civici del luogo (risalgono al Medioevo e servivano a fornire sostegno vitale alle popolazioni, diritti di pascolo, legnatico, coltivazione o caccia) e a 50 anni dalla morte del poeta, un mistero e una vicenda cupa anima questo luogo conteso, tra insidie storiche e documenti antichi, su cui la giustizia dovrà esprimersi in secondo grado di giudizio martedì 4 novembre. Ma torniamo al passato.

Nel gennaio 2001 il Castello di Colle Casale o Torre di Chia, viene sottoposto a vincolo dal Ministero dei Beni Culturali. All’inizio del 2020 gli eredi di Pier Paolo Pasolini provano per nove mesi a cedere la proprietà allo Stato senza risultati. Ad ottobre 2020 la proprietà viene messa sul mercato. Si potevano ammirare, con non poco stupore, foto e descrizioni su Immobiliare.it.”Nel febbraio 2021 acquisto la proprietà sulla base di una certificazione del Comune che esclude la presenza di usi civici- spiega alla Dire l’attore Gallinari- Il Ministero rinuncia all’esercizio della prelazione e in un’interrogazione parlamentare ne spiega le ragioni e si augura che il nuovo proprietario la renda visitabile al pubblico. Nel settembre 2021 sottoscrivo una convenzione con il Comune di Soriano nel Cimino e apro la proprietà ai visitatori. Alla fine del 2021 con i permessi e la guida della Sovrintendenza inizio, con fondi personali, il restauro della proprietà”.

DAL 2022 IL DOMINIO PUBBLICO DELL’ATENEO DI CHIA DICE CHE È SUA

All’improvviso però “ad aprile 2022 il Dominio Pubblico dell’Università Agraria di Chia, ente agrario privato dedicato alle attività agro silvo pastorali inaugura nel bosco che circonda la proprietà (luogo di rilevante interesse naturalistico e storico)- a quanto risulta a Gallinari- un parco a tema di 20 ettari recintati con filo spinato, sulla base – riferiscono i legali di Gallinari- di una determina regionale che consentiva il cambio di destinazione di un’area di soli 3 ettari per la realizzazione di un parcheggio. In questo parco a tema vengono svolte attività di sbigliettamento turistico e affitto di location per servizi fotografici, cinema e televisione”, denuncia l’attore che racconta “di droni utilizzati per scattare foto e video della proprietà.Nel mese di luglio 2022 il Dominio Pubblico dell’Università Agraria di Chia agisce in giudizio innanzi al Commissario degli Usi Civici competente per territorio per rivendicare a sé la mia proprietà. La Consulenza Tecnica di Ufficio eseguita nel procedimento speciale- che la Dire ha potuto leggere- in un pregevole lavoro archivistico e di ricerca, esclude senza ombra di dubbio alcuno che la Torre di Pasolini, sia mai stata gravata da Usi civici; a tale conclusione ha aderito anche l’amministrazione del Comune di Soriano del Cimino, ma il Commissario per gli usi civici ha ritenuto di discostarsene totalmente” e, racconta ancora Gabriele Gallinari, ha quindi “ordinato la reintegrazione degli immobili a cura della Regione Lazio. La sentenza viene notificata ed esiste il rischio che venga dichiarata provvisoriamente esecutiva”.

L’ATTORE GALLINARI: “MI DEVONO TIRARE VIA DA QUI CON LA FORZA”

“Ho dato tutto per questo acquisto, sono stato condannato anche alle spese legali e ogni volta che sistemo qualcosa in questa casa mi domando se io debba farlo o meno…. Ma devo farlo, mi devono tirare via con la forza da qui….”, confessa. “A maggio 2025 ho presentato il mio ricorso in appello e il prossimo 4 novembre avrà luogo la prima udienza alla Corte d’Appello di Roma, sezione speciale Usi Civici”.

MA QUINDI ERA ABUSIVO ANCHE PASOLINI?

Suona strano, risalendo alla storia della dimora, che questa questione sugli usi civici sia stata posta dopo l’acquisto di Gallinari e mai prima, a quanto risulta, agli eredi di Pasolini. Incredibile che ‘abusivo’ possa esser stato, così sembrerebbe, lo stesso Pasolini e che su questo non sia stato sollevato nulla per anni alla cugina erede. L’Università di Chia, ente giuridico privato e consorzio di varie realtà, al momento, alla luce dell’appello imminente, ha fatto sapere alla Dire che “non ritiene opportuno fare dichiarazioni in merito”.

Sul sito tra le varie attività proposte dall’Ente Università agraria c’è anche il sentiero Pasolini. Dunque l’intellettuale e scrittore, di quelli che non ne nascono più di “tre o quattro in un secolo” come disse di lui Moravia nel giorno delle esequie, vivrebbe questa strana stagione di memoria nella terra che aveva scelto come suo ritiro spirituale: faro d’attrazione per i turisti in una casa che forse tanto sua non sarebbe però mai stata legittimamente. È o non è più la Torre di Chia la casa di Pasolini? Dopo esser passata dagli Orsini, ai Lante della Rovere, ai Borghese, ancora oggi sembra non avere pace.Nell’anniversario della morte dello scrittore, domani 50 anni da quel 2 novembre 1975, la contesa su questa dimora rievoca un po’ il giallo del suo stesso assassinio: una memoria straziata tra chi lo fa santo e persino influencer glamour e chi da morto potrebbe ‘togliergli’ persino la casa, quell’ultimo sogno, oggi di Gabriele Gallinari: “Vorrei essere scrittore di musica- scriveva Pasolini nel Poeta delle Ceneri nel 1966 prima di acquistarla- vivere con degli strumenti dentro la torre di Viterbo che non riesco a comprare, nel paesaggio più bello del mondo”. Chi è stato ai piedi della Torre di Chia e immerso in quella casa mimetizzata sulla parete rocciosa sa che è proprio cosi.
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