| VITORCHIANO – L’intitolazione della borsa di studio a Leonardo Cristiani, l’avvio del gemellaggio con un villaggio palestinese e alcune importanti delibere relative al bilancio di previsione. Questi gli argomenti della seduta numero 55 del consiglio comunale di Vitorchiano, tenutasi il 29 ottobre e moderata dal presidente Giuseppe Santini. L’assise ha infatti esaminato e approvato all’unanimità la modifica al regolamento della borsa di studio che il Comune riserva agli studenti della scuola secondaria di primo grado. Si è deciso di intitolare il riconoscimento a Leonardo Cristiani, il giovane residente a Vitorchiano tragicamente scomparso in un incidente stradale a Viterbo lo scorso giugno e che nell’ultimo anno scolastico era stato proprio il vincitore della borsa. «Con il suo impegno, la sua curiosità e la sua sensibilità – ha affermato il sindaco Ruggero Grassotti – Leonardo rappresentava i valori più autentici della nostra comunità e dei nostri ragazzi. Dedicare a lui questa borsa di studio significa ricordarlo con affetto e riconoscenza, mantenendo vivo il suo esempio e il suo entusiasmo per lo studio, per la scuola e per la vita». «Come sindaco e come cittadino di Vitorchiano – ha aggiunto Grassotti – sento profondamente il dovere e il desiderio di rendere omaggio a un giovane che ha lasciato un segno così forte nei cuori di chi lo ha conosciuto. Leonardo era un ragazzo solare, qualità che tutti noi dovremmo custodire e trasmettere alle nuove generazioni. La borsa di studio porterà il suo nome perché vogliamo che la sua memoria continui a camminare insieme ai nostri figli, accompagnandoli nel loro percorso di crescita e ricordando loro che l’impegno, la passione e la bontà d’animo sono i valori che rendono grande una comunità». A seguire, il consigliere Alessandro Vagnoni ha illustrato l’atto di indirizzo per il gemellaggio tra Vitorchiano e il villaggio palestinese di Aboud in Cisgiordania, discussione che peraltro fa seguito a quella del 22 luglio in cui il consiglio si è espresso unanimemente per il riconoscimento dello stato di Palestina e il rispetto del diritto internazionale nei Territori palestinesi occupati, e l’attuazione degli obblighi derivanti dalla Corte Internazionale di Giustizia e dalla Convenzione contro il genocidio. «Aboud – ha raccontato Vagnoni – è un piccolo villaggio di tradizione cristiana e musulmana, dove si trova la chiesa di Santa Maria, risalente al IV secolo. Anche lì, come nel nostro territorio, la vita contadina è fatta di ulivi, di mani che coltivano e di famiglie che resistono. Proprio in questi giorni, però, la popolazione della Cisgiordania vive momenti drammatici: coloni israeliani non autorizzati, con l’appoggio dell’esercito, hanno aggredito contadini, donne e bambini, distruggendo alberi secolari e impedendo la raccolta delle olive. Anche ad Aboud si sono verificate sopraffazioni e intimidazioni, e vedere quegli ulivi tagliati, quei paesaggi così simili ai nostri, fa ancora più male. Dopo la mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina che abbiamo approvato in estate, sono iniziati i primi contatti ufficiali con il Consiglio di Aboud, che ha risposto all’unanimità e con entusiasmo, accogliendo l’iniziativa di gemellaggio. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme, attraverso il Patriarca Pierbattista Pizzaballa, ha formalmente espresso il proprio apprezzamento e sostegno per il percorso intrapreso». In questi mesi, milioni di persone nel mondo si sono mobilitate per chiedere pace e giustizia in Palestina. «Anche noi nel nostro piccolo – ha precisato Vagnoni condividendo il pensiero dell’intera assise – vogliamo fare la nostra parte. Perché la pace non nasce dai palazzi, ma dalle scelte quotidiane della gente comune, dai gesti concreti, dalla volontà di resistere all’indifferenza». Anche questa delibera è stata votata all’unanimità e rappresenta un’iniziativa nata dal desiderio di costruire ponti di pace, dialogo e solidarietà tra comunità lontane ma affini, legate da valori antichi di ospitalità, lavoro della terra e rispetto reciproco. L’assessore al Bilancio Ester Ielmoni ha illustrato tre importanti delibere sul bilancio di previsione. La prima riguarda la ratifica di variazioni urgenti al documento 2025-2027, con cui il bilancio corrente viene allineato alle reali necessità e alle spese realmente sostenute. In particolare gli importi raccolgono, tra l’altro, le necessità legate agli acquisti di arredi nuovi per le scuole primaria e secondaria di primo grado, alle maggiori spese per il personale, alle necessità del progetto PNRR per la digitalizzazione. Le altre due delibere sono relative al bilancio di previsione 2026-2028: la conferma dell’aliquota addizionale comunale IRPEF per il 2026 e la determinazione prezzo di cessione delle aree di cui all’art. 14 del D.L. 55/83 convertito in legge 131/83 e art. 16 D.L. 87/81 convertito in legge 517/82. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |